“PIA PICCOLE IMPRESE”, IMPORTANTI NOVITÀ PER ALLARGARE LA PLATEA DELLE IMPRESE BENEFICIARIE.

Sono molto soddisfatto per la nota che nei giorni scorsi mi ha fatto pervenire l’Assessore allo Sviluppo Economico Cosimo Borraccino in risposta alla mia sollecitazione/interrogazione (v. immagini in alto e leggi qui) con la quale auspicavo una revisione dei criteri per l’accesso ai finanziamenti a fondo perduto previsti nell’ambito dell’iniziativa “PIA – Piccole Imprese”, in modo da consentire a una platea più ampia di piccole imprese di accedere a questa straordinaria misura per realizzare importanti investimenti finalizzati alla loro crescita e, quindi, allo sviluppo economico del territorio, con significative ricadute anche in termini occupazionali.

In particolare, nella mia interrogazione segnalavo come il bando a sportello (che sta già ottenendo risultati ampiamente positivi garantendo incentivi concreti per la realizzazione di rilevanti investimenti, per un importo pari ad oltre 290 milioni di euro su tutto il territorio regionale) preveda che, per ottenere l’ammissione al finanziamento, la piccola impresa proponente dovesse dimostrare di possedere un fatturato medio, negli ultimi tre anni, di 1,5 milioni di euro. Si tratta, evidentemente, di un importo troppo elevato e difficilmente raggiungibile per molte piccole imprese pugliesi che non riescono a sviluppare volumi di fatturato di questa consistenza, venendo così escluse dalla possibilità di cogliere questa importante opportunità.

Su questo specifico punto, la novità evidenziata nella nota di risposta è la recente emanazione del Regolamento regionale n. 2/2019 con cui si è introdotta la possibilità di presentare “programmi integrati” che comprendano, in un’unica istanza, sia il programma di investimento della Piccola Impresa proponente che deve possedere tutti i requisiti già previsti dal bando (ivi compreso quello relativo al fatturato medio degli ultimi tre anni) sia programmi di investimento di altre piccole o micro imprese che possono anche non possedere quei requisiti, a condizione che promuovano investimenti di importo compreso tra i 500 mila e i 2 milioni di euro.

Questa novità (che modifica l’art. 25 del Regolamento regionale n. 17/2014 in materia di aiuti e che sarà recepito dall’Avviso pubblico in corso di aggiornamento) consentirà di ampliare la platea dei potenziali fruitori di questa misura, in una logica di “filiera” o di “rete” che permetterà a soggetti di dimensioni ridotte di intraprendere programmi di sviluppo più ambiziosi e complessi, in coerenza con le strategie regionali, grazie al supporto offerto da realtà più strutturate.

Si tratta di una innovazione certamente apprezzabile che va nella direzione di sostenere tutto il nostro sistema produttivo, composto in gran parte da un articolato e vivace tessuto di piccole e medie imprese operanti sul territorio che rappresentano l’ossatura dell’economia regionale, incentivando forme di collaborazione (“filiera”, “rete”, “partnership”) in grado di creare valore non solo in termini economici ma anche di crescita complessiva del “capitale sociale”.

Nella medesima direzione si muovono anche altre iniziative in corso di elaborazione da parte della Sezione “Competitività e Ricerca dei Sistemi Produttivi” e della società in-house regionale Puglia Sviluppo, a partire da un aggiornamento della misura TecnoNidi, rivolta alle imprese innovative di piccola dimensione che intendano avviare o realizzare piani di investimenti a contenuto tecnologico, per la quale si prevede un aumento dell’importo dell’investimento agevolabile e delle relative voci di spesa ammissibili.

Ringrazio l’Assessore Borraccino, la struttura del Dipartimento Sviluppo Economico, in particolare la Sezione “Competitività e Ricerca dei Sistemi Produttivi” della Regione diretta dall’avv. Gianna Elisa Berlingerio, per la tempestiva ed esauriente risposta che mi è stata fornita e per l’ottimo lavoro che stanno realizzando per garantire adeguato supporto alle imprese pugliesi nella realizzazione dei loro programmi di investimento.

Le misure di sostegno che la Regione già mette a disposizione e le iniziative in corso credo siano la strada giusta per garantire uno sviluppo economico stabile e duraturo per la Puglia. Va percorsa con sempre più forza e determinazione.

ENZO COLONNA