È stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 29 del 14 marzo scorso l’Avviso Pubblico per la presentazione delle domande di contributi finalizzati alla compensazione delle commissioni richieste alle imprese agricole per la prestazione di garanzie da parte dei Confidi (da qui), approvato con la determinazione n. 80/2019 a firma del dirigente della sezione “Competitività delle filiere agroalimentari”, dott. Luigi Trotta.
Si tratta, in realtà, di una rettifica al bando già pubblicato qualche mese fa [ne avevo scritto qui], resasi necessaria al fine di superare talune criticità di carattere tecnico e amministrativo che stavano di fatto impedendo l’efficacia e la piena operatività di questa misura, con la quale, ricordo, si dà concreta attuazione ad una norma da me proposta con uno specifico emendamento e contenuta nella legge regionale di assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2018 e pluriennale 2018-2020 (art. 27 della l.r. 10 agosto 2018, n. 44).
L’obiettivo di questa misura, avviata ora in via sperimentale, è quello di agevolare le imprese agricole, riducendo gli oneri gravanti sulle stesse per l’accesso al credito, con specifico riferimento alle commissioni, alle spese di istruttoria, a quelle di bollo e, più in generale, ai costi comunque denominati sostenuti dalle aziende per ottenere le garanzie prestate dai Confidi.
Si tratta di un bando con modalità “a sportello” che ha una dotazione finanziaria di 150.000 euro per l’anno 2019 (450.000 euro per il triennio 2018-2020) e che si rivolge alle imprese agricole con sede in Puglia che siano iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio e che abbiano una dimensione economica aziendale minima definita sulla base della produzione standard pari a 15.000 euro.
Il contributo può arrivare a coprire il 100% del costo della garanzia, fino a un massimo di 2.500 euro, per interventi e investimenti di valore non superiore a 100.000 euro.
Al fine di agevolare le attività di giovani o donne, il contributo può essere aumentato fino a un massimo di 3.000 euro per imprese condotte da queste specifiche categorie di soggetti.
Le domande possono già essere inviate a mezzo pec, sino al 30 giugno 2019, mentre, per il prossimo anno, le domande potranno essere inviate dal 1° gennaio sino al 30 giugno 2020.
Le istanze saranno istruite in ordine cronologico di arrivo e ammesse al contributo, in presenza di tutti i requisiti richiesti, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Si tratta di una misura certamente innovativa nel panorama nazionale e che mi sta particolarmente a cuore, non solo per esserne stato il promotore in Consiglio regionale, ma anche perché ritengo che possa garantire un sostegno effettivo e concreto al comparto agricolo pugliese che, come noto, sta affrontando da tempo una grave crisi economica ed è impegnato in un difficile percorso di rilancio per superare le attuali criticità.
Grazie a questa iniziativa le imprese del settore potranno accedere più facilmente al credito per poter mettere in campo investimenti in grado di migliorare la propria capacità produttiva, con un significativo alleggerimento dei costi delle operazioni di finanziamento che, come noto, gravano in maniera rilevante sulle aziende e rappresentano un ostacolo per poter crescere e svilupparsi.
Invito pertanto le imprese agricole del territorio a cogliere questa opportunità messa a disposizione dalla Regione Puglia per poter migliorare, con investimenti mirati ed efficaci, le condizioni in cui operano le aziende di questo comparto al fine di renderle sempre più competitive in un mercato particolarmente complesso, nella consapevolezza che l’agricoltura continua a rappresentare un settore prezioso per l’economia regionale.
Ringrazio il direttore del dipartimento “Agricoltura e sviluppo rurale”, Gianluca Nardone, e il dirigente della sezione “Competitività delle filiere agroalimentari”, Luigi Trotta, per aver creduto sin dal primo momento in questa misura e per aver dato seguito alla norma contenuta nella legge di assestamento di bilancio approvata nell’agosto 2018.
ENZO COLONNA