#PUGLIAPARTECIPA, 124 PROGETTI CANDIDATI ALL’AVVISO REGIONALE SULLA PARTECIPAZIONE, TRA CUI QUELLO DEL COMUNE DI ALTAMURA.

Ottimo riscontro per #Pugliapartecipa, l’avviso pubblico promosso dalla Regione Puglia per cofinanziare processi partecipativi promossi da soggetti pubblici e privati.

Si tratta di una iniziativa fortemente voluta dal Presidente Michele Emiliano, cui ha lavorato in particolare la sua consigliera per l’attuazione del programma Titti De Simone, con cui si è dato seguito a una delle misure previste dalla legge regionale n. 28/2017 in materia di partecipazione dei cittadini, in forma singola o associata, ai processi decisionali pubblici e alle scelte amministrative.

Sin dalla pubblicazione, nel novembre scorso, dell’avviso regionale avevo segnalato questa opportunità [da qui], sollecitando enti, istituzioni e organizzazioni del territorio a presentare candidature.

Come ha riferito il Presidente Emiliano durante una conferenza stampa tenuta sabato scorso, 2 febbraio, sono state 124 le candidature pervenute, entro il termine previsto del 31 gennaio, da parte di università, associazioni e comitati di cittadini, movimenti politici ed enti locali. La maggior parte delle proposte è arrivata dalle associazioni (71) e dai Comuni (40), principalmente dalle province di Lecce (37%) e Bari (30%).

Sono felice che tra i progetti presentati ci sia anche quello candidato dall’Amministrazione comunale di Altamura; un lavoro seguito in particolare dall’Assessore con delega alla partecipazione Michele Cornacchia, che spero possa essere positivamente valutato e finanziato.

A tale proposito, ricordo che le risorse disponibili per questa misura ammontano a 350 mila euro (max 20 mila euro per progetto). Il contributo regionale non può superare l’80% del costo complessivo della proposta che, quindi, dovrà essere cofinanziata dal soggetto proponente o da eventuali partner per almeno il 20%.

Ricordo anche che dal 1° al 31 maggio 2019 potranno essere candidati nuovi progetti.

Si tratta di una iniziativa significativa e certamente innovativa, che potrà consentire una condivisione reale dei processi decisionali da parte dei cittadini che, in questo modo, avranno la possibilità di cimentarsi concretamente con la difficoltà e la fatica del governo nell’assumere scelte delicate e impegnative, contemperando e confrontando i diversi interessi legittimi e le diverse esigenze.