Sostenere la Street Art quale forma espressiva di grande impatto visivo in grado di consentire alle amministrazioni pubbliche, soprattutto locali, di contribuire a rigenerare, riqualificare e valorizzare in chiave artistica luoghi e beni delle città, con particolare riferimento alle aree degradate o periferiche. È questo l’obiettivo della misura che, con un mio emendamento, è stata introdotta nella legge di bilancio per l’anno 2019 e pluriennale 2019-2021, approvata nella lunga seduta del Consiglio regionale del 21 dicembre, conclusa verso le 4 del mattino del 22.
A questo scopo vengono stanziati dalla Regione Puglia 450.000 euro in tre anni destinati agli enti pubblici che vorranno avviare percorsi di rigenerazione degli spazi urbani grazie a interventi di “street art” che, per la loro forte capacità comunicativa e di impatto sul territorio, possono rappresentare un fattore di riqualificazione e valorizzazione di particolari aree delle città.
In molte città d’Italia e d’Europa, tra l’altro, questa particolare forma di creatività contemporanea rappresenta anche un forte attrattore di energie vitali e positive (culturali, sociali, soprattutto giovanili) e anche di flussi turistici, dal momento che genera interesse e curiosità complementari a quelli riconducibili ai canonici luoghi della cultura (si pensi alle opere di Bansky a Londra e New York o ai murales di Jorit Agoch a Napoli (da qui), solo per fare due esempi di artisti ormai di fama mondiale).
Nell’attribuzione dei contributi, la disposizione proposta nella legge di bilancio riserva una particolare attenzione alle amministrazioni pubbliche che sapranno coinvolgere giovani artisti under 40 o che sapranno avviare percorsi partecipativi, con il coinvolgimento di soggetti pubblici o privati, nella individuazione del miglior intervento da realizzare, in termini di qualità e del messaggio da veicolare.
Si tratta di una misura certamente innovativa che mi auguro venga colta appieno, soprattutto dagli enti locali, dal momento che punta a sostenere, da un lato, la creatività giovanile e, dall’altro, le amministrazioni pubbliche nel difficile compito di riqualificare e rigenerare aree spesso degradate delle nostre periferie.