AIUTI “DE MINIMIS”, BENE IL PARERE FAVOREVOLE DELLA IV COMMISSIONE SU ESTENSIONE DEI BENEFICI A LIBERI PROFESSIONISTI, AZIENDE IN CRISI ED EDITORIA.

È certamente una buona notizia il parere favorevole espresso ieri dalla IV Commissione consiliare alle modifiche apportate dalla Giunta regionale (deliberazione n. 1461 del 2 agosto 2018) – su proposta del Presidente Emiliano, di concerto con l’Assessore alla Formazione Sebastiano Leo e con l’Assessore allo Sviluppo Economico Antonio Nunziante – al Regolamento regionale n. 15 del 1° agosto 2014 in materia di concessione di aiuti di importanza minore alle piccole e medie imprese (cosiddetto regime “de minimis”).

In particolare, prendendo atto di disposizioni nazionali e comunitarie introdotte successivamente all’adozione del regolamento regionale del 2014, la Giunta ha provveduto ora ad adeguarlo al quadro normativo esistente, operando alcune importanti modifiche e integrazioni.

Segnalo le principali.

  1. Ai fini della concessione di aiuti regionali, alle microimprese, piccole e medie imprese sono stati equiparati i liberi professionisti, che potranno, così, accedere anche alle agevolazioni e agli aiuti concessi dalla Regione; si pensi, in particolare, agli interventi regionali in materia di formazione.
  2. Ammesse a beneficiare di agevolazioni e aiuti anche le imprese in crisi, purché dimostrino di aver avviato processi di riqualificazione e di rilancio industriale.
  3. Sono stati ammessi aiuti alla formazione fino al 100% della spesa sostenuta dal beneficiario, entro il massimale di 200 mila euro per triennio per impresa.
  4. Estesi gli aiuti a tutti i servizi riguardanti innovazione, internazionalizzazione, ambiente, responsabilità sociale ed etica, e non più solo ai servizi di consulenza.
  5. Prevista, altresì, la possibilità di utilizzare l’aiuto concesso non solo per investimenti in conto capitale finalizzati all’acquisto di impianti, ma anche in conto esercizio per la copertura dei costi di gestione.
  6. Infine, in una materia su cui ci si è a lungo confrontati in Consiglio regionale, sono stati espressamente contemplati, tra gli aiuti ammissibili al funzionamento e ai costi operativi, quelli destinati alle iniziative a favore di imprese iscritte nel Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC) – Sezione Puglia. Una previsione, questa, che dà ora la possibilità di procedere alla piena attuazione della legge regionale n. 3 del 7 febbraio 2018 (“Disposizioni per la promozione e il sostegno pubblico al pluralismo e all’innovazione dell’informazione e della comunicazione regionale“), che, ricordo, prevede diversi interventi finalizzati a sostenere l’innovazione tecnologica delle imprese del comparto editoria, il miglioramento della diffusione della stampa periodica e locale in ambito regionale (con particolare riferimento alle zone a più difficile accessibilità), la produzione e la diffusione di notiziari radiotelevisivi su base locale, nonché la produzione di programmi dedicati ai minori e al pubblico giovanile e, inoltre, a favorire l’assunzione e la stabilizzazione di giornalisti, tecnici e operatori, oltre che iniziative volte a formare e qualificare professionalmente tutti i lavoratori del settore.

Si tratta, dunque, di interventi che consentono di ampliare la platea dei beneficiari di agevolazioni, includendo quanti, come appunto i liberi professionisti e le aziende in crisi, ne erano prima ingiustamente esclusi. In tal modo, anche questi soggetti potranno accedere, ad esempio, alle misure messe in campo dalla Regione Puglia in questi anni, soprattutto grazie al grande lavoro dell’Assessore alla Formazione Sebastiano Leo e della rispettiva struttura regionale, in materia di percorsi di formazione, tra cui ricordo “Pass Imprese” o “Piani Formativi Aziendali”.

ENZO COLONNA