CARCINOMA DEL COLLO DELL’UTERO, PRESTO ANCHE IN PUGLIA IL TEST HPV-DNA.

È necessario che la Regione Puglia adegui i propri programmi di prevenzione e individuazione del carcinoma del collo dell’utero, adottando il nuovo modello previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018.

Tale piano, approvato dalla Conferenza Stato – Regioni del 13 novembre 2014 e recepito dalla Regione Puglia con deliberazione di giunta del 30 dicembre 2014 n. 2832, individua, quale esame primario nei programmi di screening del cervicocarcinoma nelle donne nella fascia d’età 30-64 anni, il test HPV-DNA.

Si tratta di un esame, da effettuare ogni cinque anni, finalizzato a individuare la presenza, nel DNA del virus HPV (papilloma virus umano), una tra le principali cause del cervicocarcinoma. In questo nuovo modello il PAP test, sinora utilizzato con cadenza triennale per lo screening, viene effettuato solo alle donne risultate positive al test HPV.

Il Piano nazionale prevede che, entro la fine del 2018, ciascuna regione debba adeguare i propri piani al nuovo modello, in modo da consentirne l’entrata a regime, in tutto Paese, entro il 2020.

Tuttavia, secondo i dati recentemente diffusi dall’Osservatorio Nazionale Screening (ONS), alla fine del 2017 solo sei regioni italiane (Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Basilicata) hanno già previsto l’introduzione del programma di screening cervicale del test HPV.

L’adeguamento al nuovo modello costituisce un passo importante, che consentirebbe peraltro alla Regione un minor esborso di risorse per il programma di screening in considerazione della differente cadenza dei richiami per il test HPV (quinquennale) rispetto al PAP test (triennale) attualmente utilizzato.

Negli ultimi mesi si è avuto notizia di alcune iniziative in corso, da parte delle strutture competenti della Regione Puglia, finalizzate a dar seguito, nel territorio regionale, alle previsioni del Piano nazionale relative all’introduzione test HPV.

Per questo, attraverso una interrogazione depositata oggi e rivolta al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ho chiesto di conoscere quali siano le procedure in corso e i relativi tempi di attuazione, al fine di dare puntuale e rapida attuazione alle strategie e agli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Prevenzione, con particolare riguardo all’introduzione del modello basato sul test primario HPV-DNA per lo screening dei tumori del collo dell’utero.