UTILI SOLLECITAZIONI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI DI QUESTA MATTINA SULLA MIA PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA URBANISTICA. AUSPICO ORA RAPIDA DISCUSSIONE IN COMMISSIONE PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA.

Si sono svolte questa mattina, nel corso dei lavori della V Commissione Consiliare presieduta dal collega Mauro Vizzino, le audizioni da me sollecitate sulla proposta di legge in materia di perequazione e compensazione urbanistica che ho depositato nei mesi scorsi (per dettagli sulla pdl, v. qui; per la rassegna stampa, da qui).

Si tratta, come ho già avuto modo di evidenziare, di una iniziativa legislativa finalizzata a contenere il consumo di suolo in Puglia e, più in generale, a promuovere una pianificazione urbanistica più razionale e maggiormente rispettosa del territorio e delle vocazioni che questo esprime.

La proposta ha trovato, pur con accenti e sensibilità diverse, una ampia condivisione di principio da parte delle organizzazioni presenti questa mattina e che sono state audite (e cioè Legambiente, Italia Nostra, ANCI, UPI, Comitato Regionale Collegi dei Geometri e ANCE, che ringrazio per la partecipazione e per le sollecitazioni proposte) e che si sono riservate di depositare, entro pochi giorni, le loro osservazioni per iscritto [per una sintesi degli interventi in Commissione, v. qui].

I lavori della commissione sul punto, pertanto, si sono aggiornati in modo da consentire il deposito di questi documenti e di approfondire i contributi che saranno presentati al fine di migliorare, ove necessario, la proposta di legge presentata.

Ricordo che si tratta sostanzialmente di una iniziativa legislativa che, lungi dal rincorrere soluzioni semplicistiche o slogan privi di contenuti, punta a introdurre, anche nel nostro ordinamento regionale, strumenti e metodologie innovative già in uso in altri contesti locali e finalizzate a coniugare, sempre più efficacemente, la tutela del territorio, la valorizzazione della bellezza dei luoghi quale principale risorsa di sviluppo per la nostra regione, e interventi antropici di riqualificazione e rigenerazione urbana, nella consapevolezza che solo un approccio integrato ed equilibrato di tutti questi elementi può consentire di rendere effettivo l’obiettivo di una buona urbanistica per la Puglia.

A tale scopo sono indirizzati principalmente i due istituti della perequazione e della compensazione urbanistica, previsti dalla proposta di legge da me depositata:

  1. con la prima si introduce uno strumento finalizzato a consentire, in sede di pianificazione, l’equa distribuzione, fra le proprietà immobiliari comprese all’interno di un medesimo ambito di trasformazione, dei diritti edificatori che le stesse esprimono e dei relativi oneri, in modo da evitare le sperequazioni che troppe volte si sono determinate in passato anche tra suoli adiacenti a seconda della loro diversa tipizzazione;
  2. con la compensazione urbanistica, invece, si offre ai Comuni la possibilità di utilizzare meccanismi alternativi alle indennità di esproprio (come noto molto gravose per i bilanci locali) per l’acquisizione di aree finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche: anziché con la liquidazione di una somma di denaro, infatti, il proprietario dell’immobile da espropriare potrà essere indennizzato o con l’attribuzione di quantità edificatorie da utilizzare secondo le previsioni degli strumenti urbanistici locali o con il riconoscimento di modifiche di destinazione d’uso di aree o immobili esistenti, oppure attraverso il trasferimento o la permuta di aree. Sotto altro profilo i diritti edificatori possono anche essere riconosciuti a titolo di corrispettivo per la realizzazione di opere pubbliche.

La mia proposta di legge prevede inoltre che, al fine di incentivare il miglioramento complessivo della qualità dei contesti urbani e di preservare situazioni dal particolare valore storico, architettonico, identitario e culturale, i Comuni possano riconoscere misure premiali (quali l’attribuzione di quantità edificatorie, la modifica di destinazioni d’uso, il trasferimento o la permuta di aree, oppure la riduzione degli oneri di urbanizzazione) a coloro che pongano in essere interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana o finalizzati a migliorare la qualità architettonica degli interventi edilizi e delle trasformazioni del territorio.

Inoltre, per attribuire centralità ai Comuni nel governo del territorio e per favorire un necessario aggiornamento degli strumenti di pianificazione urbanistica a livello locale, spesso troppo risalenti nel tempo (addirittura agli anni ’70) la proposta di legge prevede che queste significative innovazioni possano essere previste solo nell’ambito dei nuovi Piani Urbanistici Generali che saranno la sede principale per operare scelte strategiche sulle modalità di concreta applicazione degli istituti della perequazione, della compensazione urbanistica e delle misure premiali.

Al fine di ridurre il consumo di suolo, per altro verso, la proposta di legge esclude espressamente che le quantità edificatorie (per le quali viene istituito un apposito registro pubblico, a cura dei Comuni, così da monitorare la loro circolazione e la eventuale commerciabilità) generate da meccanismi compensativi o derivanti da misure premiali possano essere utilizzate in zone agricole.

Sempre al fine di disincentivare la progressiva cementificazione del territorio la proposta di legge interviene disciplinando le modalità di determinazione del contributo straordinario di urbanizzazione, modulandolo diversamente a seconda della tipologia di intervento che si intende realizzare, della sua localizzazione (in contesti non urbanizzati o, invece, in ambiti già edificati), nonché della incidenza complessiva sul carico urbanistico, prevedendo riduzioni in caso di iniziative realizzate nell’ambito di programmi di rigenerazione o ad esito di concorsi di progettazione, oppure esenzioni per ipotesi (tra le altre) di interventi di valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare o di abbattimento delle barriere architettoniche.

Auspico, pertanto, che anche alla luce delle sollecitazioni e dei contributi pervenuti o che perverranno nei prossimi giorni da parte dei soggetti interessati, questa proposta di legge possa essere presto discussa e approvata, in maniera quanto più ampia e condivisa possibile, dalla V Commissione.