Ho avuto conferma che alla scadenza del termine fissato, alle ore 12 di oggi, il Comune di Altamura ha presentato la propria candidatura al bando regionale “Laboratori urbani in rete 2017”, che metteva a disposizione risorse sino a 150 mila euro per ogni proposta finalizzata al miglioramento funzionale, strutturale o strumentale di immobili destinati a laboratori urbani di proprietà comunale.
Due milioni e mezzo di euro, ricordo, le risorse complessivamente stanziate per questa misura, con l’obiettivo di rafforzare e mettere in rete i laboratori, già realizzati con fondi regionali negli anni scorsi, nonché di raggiungere standard di qualità in termini di accessibilità, trasparenza, sostenibilità ambientale ed economica, missione sociale.
Sin dalla pubblicazione del bando, avevo sottolineato [leggi qui] come, per Altamura, questa potesse essere l’occasione propizia per eseguire i necessari interventi di sistemazione del Laboratorio urbano Port’Alba, la struttura dell’ex mattatoio comunale riconvertito alcuni anni fa grazie al programma regionale “Bollenti Spiriti”. Un ambizioso progetto che, dopo una prima fase di attività, era poi naufragato in seguito alla risoluzione del contratto con il gestore e all’inerzia delle amministrazioni cittadine che si sono susseguite negli ultimi cinque anni. Il risultato è stato l’abbandono della struttura che, per tornare funzionale, necessita di alcuni puntuali interventi di ripristino.
Sono perciò estremamente soddisfatto che la mia sollecitazione sia stata recepita e tradotta ora con la candidatura, la cui elaborazione ha visto, peraltro, una fase di coinvolgimento di numerose realtà associative della città, composte per lo più da giovanissimi.
La proposta altamurana si candida ad ottenere un finanziamento per realizzare interventi quali la sistemazione della copertura della struttura (con alleggerimento del massetto e coibentazione), la riparazione della cisterna antincendio, il rifacimento di intonaci in alcune pareti, pitturazioni, la sistemazione di un punto ristoro e l’acquisto delle relative attrezzature (novità progettuale rispetto alla precedente organizzazione degli spazi interni). Il valore dei lavori e delle forniture è pari a circa 120 mila euro (al netto di oneri fiscali e di sicurezza).
L’auspicio ora è che la candidatura possa superare positivamente la fase di selezione (che avverrà sulla base di criteri quali: qualità e livello di progettazione, piano gestionale, grado di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza nella definizione delle soluzioni progettuali e del modello di gestione, sostenibilità ambientale) e quindi essere ammessa al finanziamento regionale, in modo da consentire di effettuare i necessari interventi di adeguamento e da giungere in tempi brevi all’affidamento della sua gestione, assicurando servizi e attività a beneficio dell’intera comunità altamurana.
Ringrazio, per l’attenzione prestata a tale opportunità e per il lavoro svolto, il Commissario prefettizio, dott. Vittorio Lapolla, i dirigenti, tecnici e funzionari dei Settori “Lavori Pubblici” e “Politiche Culturali” del Comune di Altamura, nonché le associazioni che hanno fornito i loro contributi durante la fase di elaborazione della candidatura.