CRITICITÀ E DISTORSIONI EMERSE IN ALCUNI BANDI PSR: UTILI E CONVINCENTI LE RASSICURAZIONI DELL’ASSESSORE LEO DI GIOIA.

Si è svolta questa mattina in IV Commissione una proficua e molto utile audizione dell’Assessore all’Agricoltura, Leo Di Gioia, sulle problematiche relative alla valutazione dei progetti presentati in risposta ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014/2020.
È stata l’occasione, per me, per evidenziare le criticità emerse con riferimento all’eccessiva incidenza riconosciuta, tra i criteri di selezione individuati dall’Autorità di Gestione del PSR, all’IPE – Incremento Performance Economiche, che sta generando difficoltà agli operatori agricoli seriamente interessati a queste misure.
In particolare, l’IPE definisce l’incremento, rispetto alla situazione ante investimento, delle performance economiche dell’impresa beneficiaria del finanziamento. Tale incremento viene indicato, in sede di presentazione del progetto candidato al finanziamento, su base meramente presuntiva e, troppo spesso, i valori indicati sono assolutamente abnormi, al punto da risultare irrealistici.
In mancanza di una verifica puntuale della effettiva rispondenza alla realtà di quanto indicato nel Business Plan, l’esito è che le graduatorie risultano gravemente condizionate con la conseguenza che gli operatori che hanno inserito dati realistici e improntati a criteri di correttezza e prudenza, vengono penalizzati a fronte di altri operatori, di quelli, cioè, che si sono spinti con ardite e irrealistiche previsioni di redditività dell’investimento proposto al solo scopo di ottenere un punteggio più alto.
Questa situazione viene altresì aggravata dal fatto che i valori relativi all’incremento della performance inseriti da tutti i partecipanti al bando concorrono a definire il valore medio di quel parametro che, pertanto, risulta molto alto, tagliando fuori dal finanziamento, di fatto, tutti quegli operatori prudenti che hanno inserito, in sede di domanda, dati più credibili e realistici.
Tale situazione si è venuta a creare, in particolare, per i bandi relativi alla Misura 4.1a (interventi volti a migliorare l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale delle attività produttive aziendali) per cui il criterio aveva una incidenza di 25/100, alla misura 6.4 (agriturismo) per cui l’incidenza del criterio relativo all’IPE è addirittura di 60/100 e alla Misura 4.1b (investimenti per giovani agricoltori) con un’incidenza del medesimo criterio di 25/100.
Mentre gli esiti per il bando che riguardava la prima Misura (4.1a) sono già stati pubblicati, per quanto riguarda le Misure 4.1b e 6.4 la fase di valutazione è ancora in corso ed ho pertanto evidenziato all’Assessore Di Gioia la necessità che gli Uffici, non potendo modificare i criteri di valutazione in corso d’opera, procedano ad una valutazione dei progetti candidati molto attenta e approfondita, onde evitare che l’eccessiva incidenza del criterio relativo all’IPE, combinata con le previsioni abnormi troppo spesso prospettate da taluni operatori al solo fine di aggiudicarsi il finanziamento, determinino graduatorie sostanzialmente ingiuste, con la grave penalizzazione degli operatori più corretti che hanno inserito elementi certamente più credibili e prudenti.
Ho altresì evidenziato all’assessore come, a regime, sia necessario e urgente verificare attentamente che le previsioni inserite nei Business Plan dagli operatori che partecipano ai bandi del PSR siano ancorate a elementi concreti e facilmente riscontrabili che le rendano credibili e non aleatorie.
A tal fine, ho proposto in Commissione che gli Uffici intervengano affinché, in presenza di candidature che presentino indicazioni evidentemente non realistiche, chiedano ai proponenti (sul modello di quanto accade in sede di procedure ad evidenza pubblica con le “offerte anomale”) di giustificare dettagliatamente tali previsioni, arrivando alla esclusione del progetto candidato nel caso in cui tali giustificazioni non dovessero essere convincenti.
In tal senso molto confortante è stata la risposta dell’Assessore Di Gioia che, ben consapevole delle criticità, ha annunciato che la struttura regionale procederà a verifiche puntuali e approfondite sui Business Plan delle istanze presentate in modo da accertare eventuali anomalie o scostamenti significativi da quelli che possono essere considerati dati credibili, sulla base di parametri che saranno definiti nelle prossime settimane. Le candidature che dovessero presentare anomalie o dati abnormi saranno escluse e ritenute non ammissibili. Questa valutazione per quanto riguarda la misura 4.1a (per cui la graduatoria è già stata pubblicata) sarà condotta sui circa 600 progetti già ammessi, con la possibilità di estenderla anche a tutte le candidature inviate, ove dovessero emergere anomalie su un alto numero di progetti candidati; per le altre misure (la 4.1b e per la 6.4), sarà condotta in sede di ammissibilità su tutte le istanze presentate.
All’esito dell’audizione ho espresso la mia soddisfazione per le rassicurazioni fornite dall’assessore. Le misure del PSR 2014/2020 devono sostenere e rilanciare l’agricoltura nella nostra regione e non devono rappresentare una occasione che favorisce opportunismi, distorsioni o condotte speculative in un settore così importante e strategico per lo sviluppo del nostro territorio.