Bellissima notizia per Altamura. Non è ancora finita, ma la prospettiva di realizzare un Polo innovativo per l’Infanzia a Trentacapilli diventa concreta.
POLI INNOVATIVI PER L’INFANZIA: OTTIMA POSIZIONE IN GRADUATORIA PER IL PROGETTO DI ALTAMURA NEL QUARTIERE DI TRENTACAPILLI.
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La prospettiva di realizzare un Polo innovativo per l’infanzia nel quartiere Trentacapilli di Altamura diventa concreta. La candidatura di Altamura all’avviso regionale, adottato lo scorso 10 ottobre, finalizzato a selezionare idee progettuali di Poli innovativi per l’infanzia nel territorio pugliese, si è classificata al secondo posto nella graduatoria finale, dopo quella di Bari.
La posizione raggiunta in graduatoria fa ben sperare sull’ammissione finale al finanziamento dell’intervento.
Tempestivo e puntuale è stato il lavoro svolto negli ultimi mesi dalla struttura dell’Assessorato all’Istruzione e dall’Assessore Sebastiano Leo, che ringrazio. La Puglia è stata la prima regione ad attivarsi procedendo a selezionare gli interventi attraverso un avviso pubblico rivolto ai comuni.
Quello di Altamura è un importante risultato, frutto della collaborazione, a vari livelli, tra comunità e istituzioni.
Sin dall’avvio della procedura regionale di selezione, ho sottolineato come questa fosse l’occasione giusta per porre nuovamente all’attenzione collettiva la “questione” del quartiere Trentacapilli di Altamura. Un’estesa zona di espansione, densamente popolata (circa 6 mila persone, soprattutto coppie giovani con bambini), ma del tutto sprovvista di servizi fondamentali per i residenti, costretti, ad esempio, ad oltrepassare quotidianamente la Statale 96 (che separa il quartiere dal resto della Città) per raggiungere strutture scolastiche ed educative per i bambini.
Per questo, diverse settimane fa, ho sollecitato il Comune di Altamura a presentare la candidatura del quartiere Trentacapilli come sede di un Polo innovativo per l’infanzia. L’iniziativa, fortemente sostenuta dagli abitanti del quartiere (anche in un partecipato dibattito pubblico tenuto presso la parrocchia Ss. Redentore organizzato con don Nunzio Falcicchio), è stata successivamente tradotta in una formale candidatura da parte del Comune.
In sintesi, la candidatura altamurana interessa una parte (circa 5 mila metri quadrati) di una vasta area di proprietà pubblica (circa 24 mila metri quadrati) situata nel cuore del quartiere, destinata dal piano regolatore a servizi. Propone la realizzazione di un polo didattico destinato ad offrire servizi educativi e ricreativi e a fungere da “Civic Center”, cioè da catalizzatore non solo per i residenti del quartiere ma anche per quelli dell’intero territorio comunale. L’intervento proposto sarebbe realizzato secondo i principi dell’edilizia sostenibile e criteri bioclimatici, in modo da rendere le strutture autosufficienti sotto il profilo del consumo energetico.
Il Polo didattico proposto contempla scuole per l’infanzia, nido e micronido, sezioni primavera e servizi integrativi. Si propone, in particolare, la realizzazione di:
– sette sezioni/aule destinate alle attività scolastiche per circa 170 bambini;
– strutture per attività extrascolastiche (quali palestra, laboratori tematici, parco giochi, piscina, auditorium, biblioteca, orto botanico, area verde, teatro all’aperto, laboratorio di manualità e creatività, servizio di ascolto e counseling per bambini e famiglie, ludoteca, ecc.) per un bacino di utenza stimato in circa 1000 bambini.
Il costo dell’intervento è quantificato in 4 milioni e 150 mila euro; circa 780 mila euro il valore stimato dell’area interessata.
Secondo le previsioni dei tecnici comunali, l’opera consentirebbe di accorpare 6 sedi di strutture educative e 16 sedi per servizi integrativi, nonché di tagliare i fitti passivi per strutture private attualmente in locazione.
In considerazione delle risorse statali riservate alla Puglia per questa misura (circa 9 milioni e mezzo di euro) probabilmente sarà necessario rimodulare la proposta di Altamura per consentire una migliore distribuzione delle risorse disponibili tra gli interventi collocati ai primi posti in graduatoria.
Successivamente la Regione segnalerà gli interventi selezionati, massimo tre, al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che, attraverso un concorso a procedura aperta, individuerà le relative soluzioni progettuali.
La costruzione degli immobili sarà curata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), che ne resterà proprietario e a cui lo Stato corrisponderà i relativi canoni di locazione. I comuni, invece, si dovranno far carico dei costi per indagini preliminari, progettazione, arredi, allestimenti e attrezzature.
Ringrazio, per il lavoro svolto, i tecnici del Comune di Altamura (in particolare, il dirigente Giovanni Buonamassa e le funzionarie Anna Giordano e Lia Picerno), i dirigenti scolastici che hanno supportato l’iniziativa, la commissaria prefettizia dott.ssa Rachele Grandolfo che, cogliendo la mia sollecitazione, ha avviato l’iter amministrativo, la giunta comunale e i consiglieri tutti, di maggioranza e minoranza, che hanno aderito alla proposta.
Soprattutto ringrazio, per la partecipazione e il sostegno, i cittadini residenti nel quartiere Trentacapilli.