«Da alcuni giorni vengono ad arte alimentate nel territorio murgiano polemiche del tutto infondate, basate su notizie del tutto false come quella su presunti macchinari del valore di centinaia di migliaia di euro abbandonate»
«Finalmente. Dopo anni, è ormai prossima, forse già all’inizio del 2018, l’attivazione, con il Servizio Trasfusionale, della Banca del Sangue presso l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei”, tra Altamura e Gravina. Una struttura che rende più efficiente e mette in maggiore sicurezza tutti gli interventi per i quali si rendono necessarie trasfusioni, evitando di far ricorso alle sacche ematiche conservate presso altre strutture regionali.»
A confermarlo, con una nota a mezzo stampa, è il consigliere regionale Enzo Colonna, che poi aggiunge: «Da alcuni giorni vengono ad arte alimentate nel territorio murgiano polemiche del tutto infondate, basate su notizie del tutto false (come quella su presunti macchinari del valore di centinaia di migliaia di euro abbandonate e impolverate), posso dar conto con grande soddisfazione dell’ottimo lavoro compiuto in questi mesi dalla ASL Bari e finalizzato ad istituire e organizzare il Servizio Trasfusionale presso l’Ospedale della Murgia.»
«Un lavoro che – spiega Colonna – assieme al Presidente Emiliano, ho sollecitato e seguito costantemente (di settimana in settimana) per dare attuazione, nei tempi previsti, alla deliberazione della giunta regionale n. 900 dello scorso 7 giugno 2017 (pubblicata nel Bollettino Ufficiale del 26 giugno).
Come scrissi a giugno, la delibera di giunta costituiva una tappa decisiva che adottava e regolamentava definitivamente il modello organizzativo della rete trasfusionale regionale e che sanciva, in via definitiva, la previsione del Servizio Trasfusionale presso l’ospedale murgiano in quanto classificato come ospedale di 1° livello dal piano di riordino ospedaliero.
Con riguardo alla ASL Bari, dopo una serie di passi e verifiche e dopo un intenso lavoro preparatorio predisposto dal Direttore del Dipartimento Medicina Trasfusionale, dott. Michele Scelsi, determinante è stata la riunione operativa, per l’attuazione nel barese degli indirizzi fissati nella delibera di giunta, che il Direttore Generale Vito Montanaro ha tenuto con i responsabili delle diverse aree organizzative della ASL lo scorso 28 settembre.»
«Montanaro – precisa Colonna – ha fornito disposizioni per acquisire le ulteriori necessarie attrezzature e per assicurare il personale indispensabile per l’attivazione del servizio trasfusionale.
Sotto quest’ultimo profilo, se per le figure di infermieri non ci sono problemi in quanto già disponibili, si procederà allo scorrimento di una graduatoria concorsuale già esistente per tre medici trasfusionisti che saranno assunti a tempo indeterminato da novembre e saranno individuati tre tecnici di laboratorio ad esito di un concorso le cui prove si stanno svolgendo in queste settimane. In attesa dell’acquisizione delle attrezzature necessarie e del completamento delle procedure di accreditamento, i medici e i tecnici assunti per il servizio trasfusionale della Murgia svolgeranno un periodo di formazione presso gli ospedali San Paolo e Di Venere di Bari.
L’ASL di Bari, in funzione di capofila, ha avviato, inoltre, le procedure per un sistema unico informatico di tutta la rete trasfusionale pugliese che consentirà di mettere in rete le banche dati relative al materiale ematico e quindi di gestire l’assegnazione degli emocomponenti e garantire la sicurezza delle trasfusioni.»
Il servizio, a detta del consigliere regionale, dovrebbe, dopo aver conseguito l’accreditamento da parte del Ministero della Salute, essere operativo già all’inizio del 2018. Così facendo sarà possibile passare ad un vero e proprio Servizio Trasfusionale rispetto all’attuale semplice “Unità Fissa di Raccolta Sangue”.
«L’avvio del Servizio Trasfusionale – dichiara Colonna – renderà stabile e strutturata l’attività di prelievo di materiale ematico finalizzato alla tipizzazione e potrebbe consentire all’ospedale murgiano di divenire un vero e proprio polo di reclutamento con funzioni di ricerca dei donatori di midollo osseo, valutazione dell’idoneità, identificazione del donatore, prelievo ematico.»