VERTENZA TECNOMEC ENGINEERING: PRIMO POSITIVO ESITO.

Ringrazio l’Assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, e il Comitato monitoraggio del sistema economico produttivo aree di crisi (SEPAC), con il suo presidente Leo Caroli, per il primo importante esito della vertenza Tecnomec Engineering.
Questa mattina è stato sottoscritto un accordo tra i rappresentanti della società, le organizzazioni sindacali e la Regione Puglia, che scongiura nell’immediato gli effetti della crisi finanziaria dell’azienda, salvaguardando così lavoratori e anche attività dell’indotto.
Tre mesi fa avevo posto l’attenzione sulla situazione in cui versava la Tecnomec, una importante azienda del nostro territorio specializzata nel settore della tecnica impiantistica e delle progettazioni industriali, con due stabilimenti produttivi in Puglia (Grumo Appula e Taranto). L’azienda sta infatti affrontando da alcuni mesi serie difficoltà di natura finanziaria.
Per questo, assieme al sindaco di Grumo Appula, Michele D’Atri, avevo chiesto all’Assessore Leo, e al Presidente del SEPAC, Caroli, di intervenire tempestivamente per scongiurare conseguenze ben più gravi e irreversibili per impresa, lavoratori e aziende dell’indotto.
In occasione dell’incontro tra le parti dello scorso 17 maggio la società aveva confermato la natura delle criticità, non legate a esiguità delle commesse, impegnandosi a definire un piano aziendale di ristrutturazione e a metterlo a disposizione delle parti coinvolte.
Nelle ultime settimane, tuttavia, ci sono state evoluzioni di segno negativo: da una parte l’istanza di concordato preventivo presentata dalla società e dall’altra l’avvio delle procedure di licenziamento per decine di dipendenti.
L’accordo sottoscritto oggi segue l’intesa siglata in sede di SEPAC lo scorso 24 luglio, in base alla quale la società si è impegnata a ritirare la procedura di licenziamento che interessava 115 lavoratori (di cui 75 in servizio presso lo stabilimento di Grumo Appula e 40 a Taranto), ad avviare domanda di Cassa Integrazioni Guadagni Straordinaria per 143 unità per 12 mesi a partire dal mese di agosto (89 a Grumo e 54 a Taranto), a corrispondere le retribuzioni arretrate (cosa che è poi avvenuta effettivamente nei giorni scorsi) e ad avviare un nuovo piano aziendale.
In questo modo è stata garantita la tenuta occupazionale dell’azienda che potrà così anche evadere importanti commesse. Infatti, altro importante effetto dell’intesa raggiunta è stato il recupero dell’accreditamento con ENI e ILVA e, con il nuovo piano aziendale-industriale, si sono poste le basi per ridiscutere il rapporto contrattuale con un importante gruppo come la Nuovo Pignone spa al fine di conseguire condizioni più favorevoli rispetto alle attuali.
Mi auguro che in quest’arco temporale si pongano in essere tutte le condizioni per interventi strutturali finalizzati a non disperdere un contesto produttivo così avanzato (in termini di professionalità, tecnologia, know-how, relazioni commerciali e industriali), tutelare centinaia di lavoratori, salvaguardare le imprese dell’indotto.