È concreto il rischio che la squadra di calcio “ASD Team Altamura” non si iscriva al prossimo campionato nazionale di serie D (ove è stata promossa al termine della scorsa esaltante stagione) se non sarà garantita la omologazione e l’agibilità dello stadio “Tonino D’Angelo” di Altamura, secondo le prescrizioni dettate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Il termine per l’iscrizione scade, infatti, il 12 luglio e ad oggi si ha notizia solamente di un provvedimento dirigenziale relativo ai lavori di “sostituzione delle apparecchiature del gruppo elettrogeno”. Mancano ancora altri interventi, peraltro di modesta entità (come la sistemazione panchine a bordo campo, due varchi di sicurezza, la sopraelevazione della recinzione laterale, l’impianto di diffusione sonora, quattro bandierine nuove, l’altezza delle porte va aumentata di qualche centimetro, due orinatoi), per i quali non c’è traccia ad oggi di alcuna iniziativa amministrativa.
La partecipazione al campionato semiprofessionistico richiede un rilevante impegno economico da parte della società sportiva altamurana, legato soprattutto agli oneri di iscrizione e alla stipula dei contratti con atleti, allenatore, staff tecnico, ecc.
In mancanza di adeguate garanzie dell’Amministrazione in ordine all’omologazione e agibilità della struttura, la società sportiva potrebbe decidere di non iscriversi al campionato, deludendo le aspettative dei numerosi tifosi e supporter al seguito che, dopo molti anni di attesa, coltivano l’attesa di un torneo disputato a questo livello.
È necessario pertanto, nelle prossime ore, un formale atto di impegno dell’Amministrazione comunale che garantisca il completamento dei lavori entro la metà di agosto e l’ottenimento della necessaria omologazione federale e dell’agibilità, in modo da consentire alla squadra altamurana di prendere e onorare i necessari impegni contrattuali e disputare il campionato nello stadio della propria città sin dalla prima giornata, prevista per il 20 agosto, senza costringerla a cercare in fretta e furia soluzioni approssimative, non sostenibili dal punto di vista economico, come un impianto omologato che ospiti, fuori dalle mura cittadine, le partite “casalinghe” della squadra altamurana. È evidente che una prospettiva del genere vedrebbe fortemente compromessa la stessa partecipazione ad un campionato di livello semiprofessionistico.
Si è perso molto tempo, ma è possibile ancora rimediare. Onorando le promesse fatte soprattutto nelle ultime settimane, è necessario che nelle prossime ore l’amministrazione comunale formalizzi gli impegni.
ENZO COLONNA