Acqua garantita negli ospedali Asl senza servizio ristoro

E pensare che l’apertura del punto bar-ristoro nel nostro ospedale (il primo!) è stata salutata da una polemica incomprensibile e immotivata. Si è insinuato, strumentalmente, che l’Asl abbia destinato prioritariamente energie, spazi, personale e denaro a questo anziché all’apertura di reparti o all’attivazione di servizi sanitari. Tutto falso: il personale e il denaro per tale punto bar li mette il privato che si è aggiudicato una gara avviata due anni fa; gli spazi erano destinati a questo; l’Asl, cioè la collettività, non solo non ci mette un euro, ma ne incassa per il canone di concessione oltre 66.000 euro all’anno.
In realtà, come si ricava da questo trafiletto della Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, l’attivazione di tale punto bar-ristoro, a distanza di quattro anni dall’apertura della struttura sanitaria murgiana, era necessario, un segno minimo di civiltà, un altro piccolo passo in avanti sulla strada del miglioramento dei servizi a disposizione di pazienti, familiari e personale.