Il lavoro (di programmazione e impostazione) svolto un anno e mezzo fa in Regione continua a dare frutti. Tra i 13 progetti scolastici, da realizzare nel corso dell’anno scolastico 2021/2022, su tematiche di interesse sociale, culturale, educativo e finalizzati alla sperimentazione di metodologie e didattiche innovative, selezionati e finanziati recentemente dalla Giunta regionale (con complessivi 220mila euro), c’è quello proposto 3° Circolo Didattico ‘Roncalli’ di Altamura dal titolo “Scuola all’aperto / Percorsi di educazione attiva”. Ha ottenuto un finanziamento di 25mila euro.
È lo sviluppo, con un maggiore sforzo organizzativo, con un numero maggiore di ore, alunni e docenti impegnati, del progetto che la stessa scuola si vide finanziato poco più di un anno fa sempre dalla Regione.
Ne scrissi qui, il 4 agosto 2020:
Nello specifico, il progetto del 3° Circolo Didattico “Roncalli” è incentrato su un approccio didattico all’aperto, attraverso l’impiego di risorse e strumenti non reperibili in una tradizionale aula scolastica, anche con la realizzazione di una vera e propria aula all’aperto nel giardino del plesso scolastico in via Minniti. Il progetto sarà sviluppato dal personale scolastico in collaborazione con il Centro Educativo e di Attività Assistite con gli Animali ‘L’Asino che Vola’ di Altamura, una realtà particolarmente attiva, da diversi anni, sui temi della didattica fuori dalle aule e dell’interazione, a fini educativi, di bambini e ragazzi con la natura e gli animali.
“Fare scuola all’aperto – è scritto nella relazione del progetto – fa bene, migliora l’apprendimento, rende felici ed è uno strumento in più nella lotta sanitaria in questo tempo difficile. All’aperto i bambini si muovono tra gli alberi, inventano dal niente, si divertono giocando con i materiali naturali, imparano l’uno dall’altro in un ambiente infinitamente ricco di stimoli. … Non è più sufficiente educare sull’ambiente … occorre educare nell’ambiente, permettere alle nuove generazioni di instaurare un vissuto profondo con il luogo che chiediamo loro di rispettare e proteggere.”
Grazie al contributo regionale dello scorso anno, si legge ancora nella relazione, “siamo riusciti a mettere in rete più scuole, enti pubblici e privati, e insieme abbiamo dato inizio a un processo di innovazione nel territorio murgiano di didattica all’aperto che, ne siamo certi, non potrà più tornare indietro. Le famiglie che hanno richiesto per il prossimo anno l’outdoor school per i loro figli in classe prima sono veramente tante! È il caso dire che la sperimentazione …ha dato buoni frutti.”
Lo scorso anno, 50 sono stati i docenti impegnati, 115 le ore di formazione, 90 le ore dedicate ai laboratori pratici, 100 gli alunni coinvolti con le rispettive famiglie.
Proprio grazie a questo lavoro, il Circolo ‘Roncalli’ è ormai divenuto un punto di riferimento in Puglia della Rete nazionale di istituti scolastici “Innovazione, sperimentazione e ricerca per un’educazione all’aperto” (con sede a Bologna), della cui collaborazione si avvale.
Con lo sviluppo del progetto e grazie a questa seconda tranche di finanziamento regionale, il 3° Circolo si propone di creare un “centro pilota di didattica all’aperto” in Puglia. Per questo, sarà “necessario formare più insegnanti per dare una adeguata risposta a tutte le famiglie che hanno chiesto la didattica all’aperto per i loro figli” e “riqualificare gli ampi spazi esterni della nostra scuola” (per questo l’istituto scolastico si avvale della competenza dell’agronomo Paolo Direnzo) così da “trasformarla in centro di riferimento per le scuole del territorio regionale, con la supervisione dell’Università di Bologna”.
Sono particolarmente felice per questo riconoscimento nei confronti di una formula didattica su cui da tempo sono impegnati il 3° Circolo Didattico ‘Roncalli’, diretto per tanti anni dalla dottoressa Rita Carulli (da pochi giorni passata alla direzione della Scuola secondaria di primo grado ‘Serena-Pacelli’ e a cui vanno i miei auguri per il nuovo incarico), e l’Associazione ‘L’Asino che Vola’ e su cui, un anno e mezzo fa, dalla Regione prestammo attenzione, non solo con il sostegno finanziario, ma anche facendo di questa esperienza una traccia inserita nelle schede preparatorie della nuova programmazione regionale 2021-27 dei fondi europei.
Ringrazio, per l’attenzione e il lavoro svolto in questi anni, l’Assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo e lo Staff della Sezione regionale ‘Istruzione e Università’, diretta dall’arch. Marella Lamacchia. Ringrazio per stimoli e riflessioni, nonché per il lavoro appassionato dedicato, la Dirigente Rita Carulli e gli animatori dell’Associazione ‘L’Asino che Vola‘. Auguro ora buon lavoro a tutti: insegnanti e personale non docente della scuola, alunni e famiglie, associazione e formatori, la nuova dirigente scolastica dott.ssa Marilena Daraia (a cui vanno anche gli auguri per la nuova direzione e che spero di conoscere presto). A tutti loro (e, per quanto ci è possibile, a tutti noi, pur esterni alla comunità scolastica) è affidata la cura e la migliore realizzazione possibile di questo interessante e lungimirante progetto.
Colgo questa occasione (scusandomi) per esprimere, ancora una volta, soddisfazione, con una buona dose di orgoglio, per i progetti e le opportunità che, nei miei quattro anni in Regione (2016-2020), sono riuscito a creare o sostenere per tante scuole del territorio. Limitandomi ad Altamura:
dal punto di vista #strutturale, ad esempio, il grande progetto del Polo Innovativo per l’Infanzia nel quartiere Trentacapilli e il Nuovo Istituto Comprensivo nel quartiere Trentacapilli, entrambi in fase di progettazione; la nuova palestra della scuola “Padre Pio” la cui realizzazione è in via di completamento; gli importanti lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale della “Ottavio Serena” di cui si attende la gara di appalto; quelli, già effettuati o in corso, per il plesso “G. Garibaldi”, “IV Novembre” e “G.B. Castelli”; i lavori, completati un anno fa, per il recupero della funzionalità della palestra della “Don Milani”; il ripristino, due anni fa, del solaio dell’auditorium e dei prospetti esterni della “Tommaso Fiore”, ecc.);
l’attivazione di nuovi #indirizzi (negli Istituti “De Nora” e “Nervi”, al Liceo Scientifico “Federico II”, ad esempio),
o di nuovi servizi e #spazi (ad esempio la Biblioteca di Comunità Agorateca presso la “Tommaso Fiore”; il “Laboratorio/Archivio degli strumenti della Scienza” presso il Liceo Cagnazzi);
il sostegno a numerosi #progetti didattici, educativi, formativi di scuole del territorio che hanno beneficiato di contributi regionali.