ZES, ZONA ECONOMICA SPECIALE, DOMANI MATTINA UN INCONTRO PRESSO LA “STAZIONE”, LA H-HUB FACTORY.

Vi segnalo questo appuntamento fissato per domani, 15 luglio, a partire dalle 9:30, presso la Health-Hub (ex Stazione delle Ferrovie dello Stato), l’unica Factory del territorio della Murgia che fa riferimento alla ItemHub, un istituto di ricerca privato creato dalla Item Oxygen (di Giuseppe e Vito Fiorino), già da alcuni anni impegnato nell’accompagnamento e sviluppo di progetti di impresa.
Io e Gianni Piccininno, coordinatore della H-Hub Factory, converseremo con il prof. Ugo Patroni Griffi (Presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Meridionale) sugli ultimi e significativi sviluppi in materia di Zone Economiche Speciali (#ZES) e sulle prospettive della ZES Adriatica, che coinvolge ampie zone produttive di #Altamura (183,5 ettari) e #Gravina (10 ettari).
Per avere accesso all’evento è necessario registrarsi inviando mail con nome e cognome partecipanti all’indirizzo email h.hubfactory@itemoxygen.com
Per informazioni, contattare lo staff allo 0803143647 int. 64.
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta attraverso la pagina Facebook di ItemHub e da questa mia bacheca.
La Zona Economica Speciale – ZES Adriatica è un importante obiettivo su cui sono stato impegnato. Si tratta di un’opportunità conquistata per il territorio, soprattutto per la sua economia, per aziende e realtà produttive. Ne ho seguito l’evolversi e gli sviluppi, passo dopo passo, per oltre tre anni. Un obiettivo che ho impostato e perseguito con riferimento all’area della Murgia barese, sin dall’inizio del 2018. Di seguito alcune mie note e aggiornamenti di quella fase iniziale:
👉 18 Febbraio 2018
👉 19 febbraio 2018
👉 25 febbraio 2018
👉 12 marzo 2018
👉 9 luglio 2018
Dopo l’approvazione del Piano Strategico Interregionale (Puglia e Molise), avvenuta il 7 maggio 2019,
👉 ne scrissi qui:
la ZES Adriatica è stata istituita con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato nel settembre 2019.
👉 rinvio a queste mie note del 4 e 5 settembre 2019
Con quel decreto si concluse la prima fase, durata circa due anni, di un complesso lavoro sviluppato dalla Regione Puglia e finalizzato a offrire una importante opportunità di crescita economica e occupazionale ai territori interessati da questa realtà, che potranno beneficiare di significativi vantaggi per sostenere e incentivare il sistema produttivo.
La Zona Economica Speciale Adriatica costituisce una delle due macroaree geografiche del territorio regionale (l’altra è quella “Jonica”), collegate a una o più aree portuali, per le quali sono previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) destinate a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all’attrazione di investimenti, all’incremento di scambi commerciali ed export.
La ZES Adriatica è connessa, per quanto riguarda la Puglia, ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Molfetta, Monopoli e Brindisi (nonché agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, dell’interporto regionale della Puglia, della piattaforma logistica di Incoronata).
Comprende superfici pari a circa 2889 ettari che, oltre alle aree portuali e aeroportuali, include diverse zone retroportuali, dal foggiano sino al Salento, tra cui anche ampie aree produttive del territorio della Murgia barese.
In particolare, di Altamura (183,50 ettari, corrispondenti a tutta la zona industriale tipizzata come D dal piano regolatore lungo la strada per Gravina) e di Gravina in Puglia (circa 10 ettari di aree della zona P.I.P.).
La Regione ha promosso la creazione di questa ZES come strumento per facilitare l’attrazione di investimenti diretti, promuovere la crescita della competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro e il più generale rafforzamento del tessuto produttivo.
Sono molteplici gli strumenti previsti a questo scopo, ad esempio: semplificazioni amministrative, credito d’imposta, esenzione IRAP, esonero quota comunale IMU e TASI, esenzione dalle spese istruttorie connesse alla realizzazione degli interventi in tali aree, criteri preferenziali o premiali nell’erogazione di aiuti alle imprese insediate nelle ZES.
La Regione, per quanto rientra nella sua competenza, nei primi mesi del 2020 ha iniziato a dare concretezza ai vantaggi previsti dalle ZES, ad esempio prevedendo un aumento dell’intensità di aiuto in alcuni importanti misure regionali di sostegno alle imprese già attive (“PIA Piccole/Medie Imprese”, “Contratti di Programma”).
Per rendere operativa la ZES Adriatica, però, per fornire indirizzi anche ai comuni che devono adottare misure di sostegno (riduzione del carico fiscale locale, adeguamento e completamento delle infrastrutture, sburocratizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi comunali in modo da renderli più celeri, efficaci e più rispondenti alle reali esigenze delle imprese e, in diverse realtà, per rendere il più accessibile possibile, per nuovi investitori, la disponibilità di aree sotto il profilo economico e infrastrutturale), per definire il quadro completo delle misure e del regime amministrativo a sostegno di investimenti e nuovi insediamenti produttivi e logistici, è necessario procedere all’attuazione del suo piano strategico e, prim’ancora, insediare i suoi organi di gestione.
Sull’operatività delle ZES, ci sono ora importanti novità che vengono dal Governo centrale. Su queste ci soffermeremo durante l’incontro.