Anche questa vicenda ha avuto il suo esito, ricercato e positivo. Nei giorni scorsi è stato deliberato dalla giunta regionale il riconoscimento, in via definitiva, del “Distretto del Grano Duro”, su cui ho più volte aggiornato tra la primavera e l’estate 2020. Nonostante, come sapete, il mio mandato sia terminato da molti mesi, dalla Regione mi hanno informato nei giorni scorsi, sapendo l’attenzione e il sostegno che ho cercato di assicurare alla questione nei miei anni in Regione. Ci sono garbo e sensibilità, soprattutto rispetto per il lavoro svolto, che rendono felici.
Ne avevo scritto qui, nell’aprile 2020, al momento del riconoscimento preliminare:
A seguito della presentazione da parte del Comitato Promotore di un articolato Programma di Sviluppo contenente il dettaglio degli interventi che si andranno a realizzare e dell’istruttoria della struttura del Dipartimento “Sviluppo Economico”, la Giunta regionale ha potuto procedere con il riconoscimento definitivo di questo Distretto.
Il Distretto del Grano Duro, appunto incentrato sulla filiera del grano duro, è promosso dall’Associazione Meridionale Cerealisti, il cui nucleo forte è nel nostro territorio, con base ad Altamura in particolare, e vede aggregate un centinaio di imprese tra aziende agricole, della trasformazione, del trasporto, del commercio e della vendita, laboratori di analisi, oltre ad associazioni di categoria e sigle sindacali, e può contare sull’adesione di importanti gruppi industriali di diverse regioni del mezzogiorno. Questo distretto, tra i suoi obiettivi, punta a realizzare progetti che agevolino scambi commerciali (come una fiera internazionale del settore cerealicolo, corsi di formazione), a creare un comitato scientifico multidisciplinare, a mettere in campo progetti formativi, culturali e di ricerca tecnologica.
I Distretti del Cibo sono stati introdotti a livello nazionale con la finanziaria per il 2018 (art. 1, comma 499, della legge n. 205/2017) come evoluzione dei distretti produttivi legati all’agroalimentare e perseguono l’obiettivo di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari. Si tratta dunque di uno strumento di aggregazione e coordinamento di realtà produttive, organizzazioni ed enti, a diversi livelli, allo scopo di meglio conoscere, diffondere e valorizzare le produzioni del settore agroalimentare che in particolare la Puglia può vantare.
Ricordo che, tra i sette che ottennero il riconoscimento preliminare oltre un anno fa, quattro erano i Distretti del Cibo pugliesi che interessano il territorio murgiano, il cui iter ho avuto modo di seguire:
Due, di iniziativa pubblica, sono stati promossi rispettivamente dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia e dalla Città Metropolitana di Bari (quest’ultimo approvato definitivamente da parte della Giunta regionale giugno 2020).
Gli altri due sono frutto di iniziative private, molto interessanti perché nate e mosse dal basso:
appunto il Distretto del Grano Duro promosso dall’Associazione Meridionale Cerealisti e ora riconosciuto in via definitiva
e il Distretto Interregionale “Agroecologico delle Murge e del Bradano” approvato in via definitiva il 2 luglio 2020, come scrissi qui ad esempio:
che è nato dall’aggregazione di numerose piccole realtà produttive, della ristorazione e associative, ubicate a cavallo tra la Murgia e la fossa bradanica (nord della Basilicata), in un’area di circa 250 mila ettari, ispirate alla metodologia della agricoltura biologica, dei prodotti di qualità e di “filiera corta”, consumati cioè non distanti dal luogo di produzione.
Sono particolarmente felice per il lavoro che si è sviluppato su questi importanti strumenti. Ora, dopo quello “Agroecologico delle Murge e del Bradano”, anche il Distretto del Grano Duro, con il riconoscimento definitivo, potrà avviare le attività previste nel suo Programma di Sviluppo, contribuendo a difendere e rafforzare il settore dell’agroalimentare dei nostri territori.
Ringrazio la giunta regionale, in particolare l’assessore allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci e lo staff del relativo dipartimento, in particolare la dott.ssa Claudia Germano, che ha curato, con grande professionalità e puntualità, l’iter di questi provvedimenti. Ringrazio quanti hanno promosso la nascita di questo Distretto, in particolare l’Associazione Meridionale Cerealisti a cui vanno i miei
complimenti e saluti per il tramite del suo presidente Nunzio Panaro.