Abbiamo una Costituzione bellissima e chiarissima e ci perdiamo, perdendoci, in discussioni su quote, colori, declinazioni, rosa, bianco, nero, bi, omo, trans, etero, lesbo, razze, religioni, sessi, orientamenti, generi… frammentando concetti, frantumando l’unità, l’unicità e l’irriducibilità del concetto di persona. Un pericoloso processo di tipizzazione dell’umano che ci fa credere di essere liberi e per la libertà e invece ci imbriglia in categorie, sezioni, tipologie. Un processo di banalizzazione anche dei corpi, strumenti di profilazione e targetizzazione. Un processo che ci illude con i diritti e invece ci vuole fuori dal diritto che è relazione, rapporti, faticosa e necessaria capacità di stare insieme, come genere umano, come persone.
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《Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.》 (art. 3, primo comma)