IL RACCONTO DEI PRIMI INTERVENTI DI STREET ART FINANZIATI DALLA REGIONE: LA CULTURA SI FA STRADA. SI PARTE DA ALTAMURA.

Ha preso avvio su TRM H24 Il videoracconto “Street Art: la Cultura si fa Strada” sui primi esiti dell’iniziativa regionale avviata sperimentalmente nel 2019 con un emendamento che presentai alla legge di bilancio della Regione. Il format, in onda da ieri ogni giorno alle 15 e alle 21, è stato voluto dalla Sezione “Valorizzazione Territoriale” della Regione e dal Teatro Pubblico Pugliese ed è stato realizzato da Octopost.

Sei puntate con il racconto delle esperienze già realizzate in 11 città pugliesi.
La prima, dedicata alle esperienze di Altamura e Andria, è visibile in fondo a questo post.

Si dà conto del lavoro svolto nella Scuola Tommaso Fiore di Altamura. L’opera, finanziata dalla regione, è stata proposta dall’Istituto Scolastico Bosco-Fiore (dirigente dott.ssa Eufemia Patella; supporto tecnico arch.

Silvia Losurdo) e realizzata da Donato Lorusso, Sario De Nola, Marco Forte, Mattia Pellegrino presso l’Agorateca, Biblioteca di Comunità (anche questa realizzata due anni fa con un finanziamento della Regione su progetto dell’Istituto Bosco-Fiore e gestita dall’
Associazione Link). Rinvio a questa nota di un anno fa per ulteriori informazioni: https://www.enzocolonna.com/…/martedi-4-febbraio-17-30…/
✅ Ricordo che, con lo straordinario staff della Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”, dalla seconda metà del 2018 abbiamo messo in campo una serie di iniziative, legislative e amministrative, in materia di Street Art che non hanno precedenti in Italia:
– prima una norma che avevo inserito nella legge collegata al bilancio regionale del 2019 (art. 50 della l.r. 67/2018, con uno stanziamento iniziale di 450mila euro in tre anni) e che prevedeva, per la prima volta in Puglia, una misura sperimentale sulla Street Art. Leggi qui: https://www.enzocolonna.com/…/la-street-art-nel…/
– In attuazione di questa disposizione legislativa, nell’estate 2019, la Regione invitò, con un avviso, le amministrazioni pubbliche del territorio pugliese a presentare manifestazioni di interesse proponendo spazi dove poter realizzare interventi di arte urbana.
– Alla Call risposero 92 amministrazioni (comuni, province, scuole, università). Furono individuati i primi 11 interventi, quelli “immediatamente cantierabili”, poi realizzati con le risorse del bilancio regionale a disposizione nel 2019 (150mila euro). È il caso dell’opera realizzata presso la Scuola Tommaso Fiore. Con le risorse 2020, sono stati cofinanziati, di recente, due grandi interventi che saranno realizzati a Bari (quartiere San Paolo) e a Taranto.
– Considerato il grande interesse generato, a questa iniziativa sono state destinate ulteriori risorse della programmazione regionale [oltre 3,6 milioni di euro, in merito v. qui: https://www.enzocolonna.com/…/streetart-dalla…].
– Nel luglio 2020, la Regione ha invitato tutte le 92 amministrazioni (tra cui l’Istituto Comprensivo “Bosco-Fiore” di Altamura, i Comuni di Acquaviva delle Fonti, Altamura, Alberobello, Cassano delle Murge, Conversano, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Putignano, Santeramo in Colle e Toritto) a formulare una proposta progettuale integrata (realizzazione di un’opera di Street Art e attività di laboratorio/fruizione di un bene o luogo di cultura). A ciascuna amministrazione è stato assegnato un finanziamento regionale massimo di 40 mila euro e garantito il supporto di una qualificata assistenza tecnica (Sezione regionale, Teatro Pubblico Pugliese, Inward – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana). Tutti i dettagli, da qui: http://cartapulia.it/call-aperte
Quindi, ad Altamura, sono previsti altri due interventi di Street Art finanziati dalla Regione (uno a cura del Comune e un altro sempre dell’Istituto Bosco-Fiore).
✅ Si tratta, dunque, di una strategia che – per impostazione, partecipazione, entità delle risorse – ha posto la Puglia all’avanguardia nel panorama nazionale sul tema dell’Arte Urbana. A nessun livello si rinvengono, infatti, precedenti analoghi ad una iniziativa così organica e diffusa, come quella pugliese, finalizzata alla promozione e al sostegno di forme artistiche ed espressive che si sono rivelate capaci di determinare significativi impatti – sociali, culturali, artistici, urbani – nei territori e anche di contribuire a rigenerare spazi e beni pubblici.

✅ Una strategia che nel frattempo avevo tradotto in una proposta di #legge in materia di “valorizzazione, promozione e diffusione della Street Art”, presentata assieme al collega Sabino Zinni e approvata dal Consiglio regionale nel giugno 2020 [l.r. 23/2020, v. qui: https://www.enzocolonna.com/…/street-art-il-governo…/].

È la prima legge in Italia in materia. Una base normativa, agile ed essenziale, che ha soprattutto l’obiettivo di rendere strutturale la strategia regionale in corso da due anni e mezzo. Nello specifico, la legge:
☑️ individua le azioni di sostegno della Regione, con la previsione di contributi da assegnare attraverso specifici avvisi da adottarsi annualmente, a favore di Enti pubblici che promuovano iniziative di realizzazione, valorizzazione e diffusione della “Street Art”;
☑️ prevede che i Comuni redigano un elenco degli spazi, pubblici o privati, disponibili nel proprio territorio al fine di destinarli a interventi di Street Art;
☑️ dispone che la Regione proceda periodicamente alla ricognizione e al censimento degli interventi di Street Art realizzati in tutta la Puglia al fine di diffonderne la conoscenza attraverso i portali web regionali, in particolare quello dedicato alla Carta dei Beni Culturali della Puglia, CartApulia;
☑️ stabilisce che la Regione istituisca un premio annuale attribuito alle migliori opere di Street Art realizzate nel territorio pugliese.

📌 Come ripeto sempre, la Street Art non è un modo per “decorare” quartieri, palazzi e muri, ambiti urbani. Non è semplice rigenerazione fisica. È un inciampo visivo nei nostri contesti urbani, che ci costringe ad alzare lo sguardo e ci aiuta a vedere quello che non vediamo più. A osservare e leggere i nostri luoghi, i nostri quartieri, i nostri spazi pubblici, così sottratti alla distrazione, all’anonimia, all’indifferenza. A riflettere su di noi, su storie, momenti, eventi e persone che segnano la nostra comunità. Ci motiva, dunque, a ricreare un rapporto con il nostro spazio vitale, a sentirlo, nuovamente e consapevolmente, “nostro”. Ci aiuta a sentirci comunità.