CAUTI CON LE PAROLE.

1) Quando i temi e problemi sono complessi, le difficoltà grandi, la situazione delicata, tutti dovremmo ancor più prestare attenzione alle parole, soprattutto chi ha responsabilità pubbliche o collettive, funzioni istituzionali, compiti professionali o lavorativi, ruoli politici, visibilità. Quando si parla e si scrive di salute, di strutture ospedaliere e servizi sanitari, di farmaci e cure, di soluzioni per affrontare l’emergenza, informazioni, affermazioni e parole “devono essere maneggiate con cura”, con prudenza, precisione, umiltà se non si conosce la materia. Altrimenti aggiungiamo confusione a confusione, incertezza ad incertezza, ansia ad ansia.
2) La consuetudine domenicale con l’emicrania mi alza pericolosamente il livello di sensibilità e irritabilità. Solo io trovo fuoriluogo, inappropriata, irritante questa retorica natalizia, la sua sfacciata declinazione mercantile, a fronte delle difficoltà di tante famiglie e persone? Versione riveduta e aggiornata dell’eterno, ricorrente, baratto con i bisogni primari: “S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche. / Se non hanno il pane, mangino le brioche”. Sarà il panettone, questa volta.
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WORDS/PAROLE
Siate cauti con le parole,
anche con quelle miracolose.
Per le miracolose facciamo del nostro meglio,
a volte sciamano come insetti
e non lasciano una puntura ma un bacio.
Possono essere buone come dita.
Possono essere sicure come la roccia
su cui incolli il culo.
Ma possono essere margherite e ferite.
Io sono innamorata delle parole.
Sono colombe che cadono dal tetto.
Sono sei arance sacre sedute sul mio grembo.
Sono gli alberi, le gambe dell’estate,
e il sole, il suo volto appassionato.
Ma spesso non mi bastano.
Ci sono così tante cose che voglio dire,
tante storie, immagini, proverbi, ecc.
Ma le parole non sono abbastanza buone,
quelle sbagliate mi baciano.
A volte volo come un’aquila
ma con le ali di un passero.
Ma cerco di averne cura
e di essere gentile con loro.
Le parole e le uova devono essere maneggiate con cura.
Una volta rotte
sono cose impossibili da aggiustare.
[Anne Sexton]