Alcuni elementi di chiarezza, perché, come al solito, è sempre molto facile sollevare inutili polveroni (spesso per ragioni politiche/elettorali), che confondono, disorientano e non fanno vedere la questione così com’è nella realtà. Mi riferisco ai lavori nelle sale chirurgiche dell’#Ospedale della #Murgia “Perinei” avviati oggi pomeriggio. Si tratta del rifacimento della superficie del pavimento delle sale operatorie (in linoleum) con altri piccoli interventi di manutenzione. La durata dei lavori è stimata in una decina di giorni al massimo. Lavori necessari e attesi. Basta parlare con quanti ci lavorano e operano. Necessari per far fronte all’usura e soprattutto per assicurare condizioni ottimali ad un ambiente particolarmente sensibile e delicato come le sale operatorie. L’esecuzione dei lavori ha comportato, ovviamente, la sospensione dei ricoveri per interventi chirurgici programmabili nelle unità operative di Chirurgia Generale, Ortopedia, Urologia e Otorinolaringoiatria (le unità chirurgiche). Resta attiva una sala operatoria per le emergenze/urgenze e sono fatti salvi gli interventi chirurgici connessi ai parti e alle urgenze ginecologiche.
Aggiungo che si è lavorato (a diversi livelli: responsabili e personale delle unità operative coinvolte, direzione del presidio ospedaliero, tecnici della Asl di Bari, direzione generale e sanitaria della Asl) proprio per far coincidere l’esecuzione dei lavori con il periodo di naturale rallentamento delle sedute chirurgiche (in piena estate), così da arrecare il minor disagio possibile ai pazienti e agli operatori sanitari. Di tale esigenza ho cercato nelle settimane scorse di farmi interprete e sono grato a quanti hanno contribuito a raggiungere il risultato.
Far passare tali interventi di manutenzione ordinaria, attesi da mesi, come un indice di disfunzione e malasanità o utilizzarli come pretesto per l’ennesima polemica (del tutto pretestuosa), anziché rallegrarsi di un’altra piccola necessaria risposta alle esigenze del territorio, del nostro Ospedale in particolare, lascia esterrefatti. I problemi, piccoli o grandi, vanno visti, studiati e risolti. Giocare a nascondino o a chi la spara più grossa con gli slogan, buttando in tal modo discredito su un presidio importantissimo per il territorio, non è un buon servizio per la collettività. Anzi, non è servizio. È nulla.