#FestadellaRepubblica Auguri a tutti noi.
Articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
Con la scelta della Repubblica, 74 anni fa, ce ne siamo fatti carico. Siamo diventati adulti, che significa avere la consapevolezza di essere responsabili per e di aver cura di qualcuno o qualcosa.
Con la scelta della Repubblica, è mia convinzione, ci siamo impegnati a fare la nostra parte, il nostro dovere, non delegando più ad un altro, il monarca di turno, deresponsabilizzati e forse più comodamente. Tutti siamo impegnati, ovviamente ciascuno secondo le proprie possibilità, le proprie funzioni, nei propri contesti, a difendere e costruire la Cosa comune, la Nazione, a difendere e costruire le ragioni e la necessità dello stare insieme. Con il nostro lavoro, con il nostro impegno quotidiano, riprendiamo e proseguiamo il sentiero che viene da lontano e che i nostri genitori ci hanno indicato. Con il nostro lavoro, proviamo a cambiare le cose, a costruire futuro, che è quello che facciamo oggi, non domani.
L’Italia siamo noi, un Noi storico. Una costruzione progressiva, come quando si costruisce casa, mattone dopo mattone, dalle fondamenta e poi piano dopo piano. È quello che abbiamo ereditato (cultura, patrimonio storico, artistico, paesaggio, organizzazione dello Stato) e quello che ci mettiamo noi, tutti i giorni, con l’agire in prima persona.
Anche l’Unità, soprattutto in una fase difficile come l’attuale, su cui numerosi sono gli appelli, non è uguaglianza di idee e identità, non è un abbraccio confuso. È condivisione sui fondamentali, della responsabilità.
Questa unità non è facile, non è un gioco, perché la nostra è un’alleanza tra diversi, che però si riconoscono per le differenti qualità e quindi si riconoscono reciprocamente per responsabilità, doveri, diritti, diversi come lo è ciascuno di noi. Dita di una mano, diverse, eppure unite in unica funzione. Tutto questo richiede capacità, forza, dedizione, condivisione, pazienza. Uno sforzo grande, adulto.