Semplicemente parassiti

Nelle orecchie mi risuonano da giorni le parole pronunciate da questo politico spagnolo, Pablo Iglesias, segretario generale di Podemos:

Mi risuonano quando ascolto certi politici italiani che, ora, a situazione sanitaria decisamente migliorata rispetto a un mese e mezzo fa, due, si appellano alle libertà costituzionali.
Dov’erano nei due mesi passati?
Nulla hanno detto in piena emergenza, quando gli atti di limitazione della libertà di movimento, di spostamento, di attività, di riunione, venivano adottati. No, non hanno proferito parola, in piena emergenza, quando dagli ospedali del nord si muovevano tristi carovane di bare, quando operatori sanitari, a decine, crollavano, abbattuti dalla malattia o dalla stanchezza, quando il terrore prendeva tutti. Non parlavano: non conveniva o erano d’accordo?!
No, non si sono azzardati a pronunciare una obiezione, ad alzare il ditino ammonitore o le loro voci indignate.
Lo fanno ora, ad emergenza, almeno dal punto di vista sanitario, non dico superata, ma sicuramente più tranquilla, meno problematica, quando non hanno da guardare negli occhi le vittime della pandemia.
Come al solito, quando si supera una difficoltà o si raggiunge un risultato nessuno si domanda come e perché si sia riusciti, con quale lavoro, con quali misure, con il contributo di chi, con quali sacrifici. Ci si domanda cosa sarebbe successo se tutti non avessimo fatto quello che abbiamo fatto? Quanti morti, quante sofferenze, avremmo ancora contato? Per quanto ancora sarebbe proseguita la sospensione della nostra vita e attività?
Quando invece il problema persiste o il risultato non si è ancora riusciti a raggiungerlo, tutti lì a puntare il dito contro l’altro, nell’eterna autoassoluzione di sé stessi.
I principi e i valori costituzionali valgono sempre, non sono materia per giochetti politici, per opportunismi o convenienze.
Invece, ne parlano solo ora, per giunta dimenticando gli sfregi alla Costituzione consumati o tentati nei due decenni passati, quando hanno governato, dimenticando i tagli alla sanità deliberati da vent’anni a questa parte a Roma e nelle regioni, i patti di stabilità e i pareggi di bilancio approvati e imposti, come pure i federalismi e gli autonomismi nordisti.
Ipocriti.
Altro che Sovranità, Patria, Costituzione!
Ecco, come dice Pablo Iglesias, questi signori non hanno nulla di straordinario, hanno solo poca vergogna, non sono “fascisti, ma semplicemente parassiti”.