CORONAVIRUS / ASL BARI, RIORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DELLA RETE DELL’ASSISTENZA SANITARIA-OSPEDALIERA SUL TERRITORIO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA.

📍 Con un provvedimento adottato ieri, sabato 21 marzo, il Direttore Generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce, ha disposto una riorganizzazione complessiva nella funzionalità delle strutture ospedaliere del territorio barese.
Il provvedimento è riprodotto nelle immagini e ne ho parlato stamattina in un intervento video, disponibile da qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221265146009036&id=1558501860

📍 Un provvedimento che, a seguito dell’individuazione, a livello regionale, delle strutture sanitarie dedicate all’emergenza COVID, si è reso necessario al fine di assicurare una maggiore efficienza di tutti i presidi ospedalieri del territorio con riferimento alle emergenze e urgenze “ordinarie”, diverse da quelle legate al virus (ad esempio infarti, ictus, ecc.), impegnando al meglio il personale che opera in queste strutture.

📍 In particolare, con decorrenza immediata:
☑️ In ogni presidio ospedaliero della ASL BA, quindi anche nell’Ospedale della Murgia “Perinei”, continueranno ad essere assicurate solo le emergenze-urgenze e, pertanto, resteranno attive (ove presenti) le unità di Pronto Soccorso con le aree di pre-triage per la gestione transitoria e indifferibile di pazienti sospetti COVID, le Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia (con gli annessi servizi di assistenza neonatologica) per la gestione delle gravidanze, le Unità Operative di Medicina Interna, Pneumologia, Neurologia con Stroke Unit, Nefrologia-Dialisi, Chirurgia Generale, Cardiologia-Utic, i Blocchi Operatori e le Anestesie Rianimazioni, oltre ai servizi di supporto (Centri Trasfusionali, Laboratori di analisi, Radiodiagnostica, Medicina nucleare).
☑️ Restano attive per la gestione dell’emergenze-urgenze, al servizio dell’intera ASL, l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Oculistica dell’Ospedale di Putignano, la UOC di Otorinolaringoiatria del “Di Venere” di Bari, la UOC di Urologia dell’Ospedale di Monopoli, le UOC di Ortopedia e Traumatologia degli Ospedali “Di Venere” e “San Paolo” di Bari.
☑️ Sono immediatamente disattivate per la degenza, quindi, tutte le altre Unità Operative di Oculistica, Ortopedia e Traumatologia, Otorinolaringoiatria e Urologia presenti negli altri ospedali del territorio della ASL BA, quindi anche al “Perinei”, con utilizzo del relativo personale medico, se non impegnato nelle strutture di Pronto Soccorso, in modalità “lavoro agile” nelle ore diurne e in reperibilità specialistica notturna, oppure in ferie. Durante i turni di “lavoro agile” i dirigenti medici dovranno assicurare, dal loro domicilio, consulenze telefoniche agli utenti e ai reparti attivi, oltre al pronto intervento in ospedale in caso di emergenze-urgenze di specialità e di richieste di consulenza. Il personale infermieristico, tecnico e ausiliario, invece, è ricollocato secondo le necessità del presidio ospedaliero o della ASL.
☑️ Tutte le patologie neoplastiche continueranno ad essere gestite presso I’IRCCS Oncologico di Bari.
☑️ Continueranno ad essere garantite le attività ambulatoriali ospedaliere indifferibili e urgenti (come, ad esempio, visite per le gravidanze a termine o a rischio, instillazioni endouretrali, chemioterapie, emotrasfusioni a talassemici, trattamenti dialitici, ecc.).
☑️ Sono temporaneamente sospesi gli accessi dei visitatori dei degenti e annullati gli orari di accesso al pubblico. Solo in casi particolari e sulla base di comprovate esigenze i singoli direttori di Unità Operativa potranno autorizzare singoli accessi distribuiti nell’arco dell’intera giornata, previa verifica, al fine di evitare ogni tipo di assembramento.

📍 Il provvedimento adottato ieri, infine, sottolinea la necessità che tutto il personale medico e infermieristico rispetti rigorosamente le procedure di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e le norme di sicurezza in caso di comparsa di sintomi da sospetto contagio COVID.

📍 Si tratta dunque di un provvedimento straordinario e temporaneo, resosi necessario per efficientare al massimo la rete delle strutture sanitarie, fronteggiare l’emergenza in corso e ridurre sensibilmente i rischi di contagio nelle strutture ospedaliere che, come si può ben immaginare, sono le più esposte in questo periodo, potendo rappresentare pericolosi focolai per il diffondersi dell’epidemia.

ENZO COLONNA