Vale la pena ribadire che il rischio, che tutti dobbiamo affrontare e contenere (con un supplemento di pazienza, raziocinio, disponibilità, generosità, solidarietà, flessibilità, fiducia, comprensione), non è tanto il contagio in sé, la malattia in sé o la sua letalità (rapporto tra morti per una malattia e il numero totale di soggetti affetti dalla stessa malattia), non più elevata di tante altre malattie.
Ovviamente anche questo, ma la malattia si riesce ad affrontare. Abbiamo strutture sanitarie e professionisti della sanità di altissimo livello. A proposito, straordinario è lo sforzo che sta mettendo in campo in queste settimane il sistema sanitario pubblico, bene comune, prezioso e unico al mondo (ricordiamocelo sempre!). Grazie, grazie, grazie a tutti i lavoratori di questo settore!
Le misure, drastiche, come la sospensione delle lezioni, di attività sociali, culturali che prevedono affollamenti o assembramenti, sono dirette a limitare il contagio, la sua diffusione abnorme.
Spero davvero che le misure adottate dal Governo siano sufficienti ed efficaci, perché l’alta contagiosità del virus può determinare la vera situazione di pericolo, cioè che siano in tanti ad ammalarsi e, percentualmente, in tanti ad aver bisogno di un posto in reparti dedicati di terapia intensiva (che non sono decine e decine di migliaia in Italia, come ovunque, e servono anche alle “ordinarie” situazioni, diverse dal coronavirus).
Il problema è contenere questo rischio, serio e, questo sì, allarmante.
📌 E dobbiamo starci vicini (non fisicamente!!) e stare vicino ai nostri vecchi, a chi è più fragile di noi, ai nostri commercianti, artigiani, operatori economici, ai nostri lavoratori precari, alle nostre squadre di operai e carpentieri che girano l’Italia, alle nostre imprese, ai nostri camionisti, professionisti, operatori della cultura, della ristorazione e del settore turistico-ricettivo, a chi lavora produce e dà lavoro e anche – comunque la si pensi e facendo salvo cosa si pensi – a chi governa (a tutti i livelli) questa situazione difficilissima… è un periodo difficile.
#Passerà!