Le audizioni svolte oggi, nella seduta congiunta di V e VI Commissione, sulla proposta di legge in materia di sicurezza dei lavori in quota e prevenzione degli infortuni conseguenti alle cadute dall’alto, che ho presentato lo scorso giugno assieme ai colleghi Mimmo Santorsola e Sebastiano Leo, sono state un proficuo momento di confronto.
Assieme ai rappresentanti di associazioni di categoria, ordini professionali, sigle sindacali e operatori del settore, abbiamo discusso degli interventi previsti da questa iniziativa legislativa che, ricordo, è finalizzata a garantire maggiore protezione e più elevati standard di sicurezza per i lavoratori, soprattutto del settore edile, impegnati in attività in quota, al fine di ridurre il rischio di infortuni dovuti a cadute dall’alto.
Punta infatti a introdurre, anche nel nostro ordinamento regionale, alcune specifiche misure finalizzate a favorire – nell’attività di progettazione, realizzazione e manutenzione di opere edili, nonché in quella di installazione o manutenzione di impianti tecnici, telematici e di produzione di energia e/o calore – l’adozione di specifiche misure e appositi dispositivi (“linee vita”) in grado di assicurare l’esecuzione in sicurezza dei lavori in quota, in modo da abbattere considerevolmente il rischio di caduta dall’alto che, come noto, costituisce uno dei maggiori fattori di rischio dell’attività lavorativa in ambito edilizio.
Impegna, inoltre, la Regione a promuovere attività formative sulla sicurezza rivolte ai lavoratori, nonché ai soggetti incaricati di assicurare, in sede progettuale ed esecutiva, l’adozione delle più idonee misure finalizzate a salvaguardare l’incolumità degli operatori.
In tal modo potremo colmare un vuoto normativo della nostra regione, puntando a collocare la Puglia tra le realtà più avanzate del Paese sul piano della sicurezza e della tutela della salute e della incolumità dei lavoratori.
All’audizione di oggi in commissione sono intervenuti e fornito contributi scritti, in particolare, i rappresentanti dei Collegi Geometri di Bari, Lecce e Taranto, della Consulta Ingegneri di Bari, dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE- Puglia), dell’Associazione italiana formatori e operatori della sicurezza sul lavoro (AIFOS), nonché della Cisl Puglia.
Tutti hanno offerto interessanti e utili spunti di riflessione su alcuni specifici punti, che potranno essere sviluppati e tradotti in emendamenti destinati a migliorare il testo proposto durante il suo iter in commissione. Li ringrazio, anche a nome dei colleghi Santorsola e Leo.
ENZO COLONNA