Venerdì scorso, 10 gennaio, inaugurazione, alla presenza di Don Luigi Ciotti, dell’Emporio della Carità delle “Sette Ceste”, ad Acquaviva delle Fonti.
Una bella e innovativa iniziativa, di concreta solidarietà, realizzata su impulso e idea della Caritas Diocesana Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti (il Direttore, Don Mimmo Giannuzzi), con fondi dell’8 per mille messi a disposizione dalla Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti (l’Arcivescovo, Don Giovanni Ricchiuti) in un immobile confiscato messo a disposizione dal Comune di Acquaviva delle Fonti (l’Amministrazione guidata dal Sindaco Davide Carlucci).
Nella realizzazione dell’Emporio delle “Sette Ceste” di Acquaviva c’è un contributo determinante di altamurani, come ha tenuto a sottolineare nel suo intervento il Sindaco Carlucci. Mi riferisco a tutto lo staff della società Sageco Sant’Ambrogio General Contractor impegnata in questo progetto (Ernesto Lupis, Pasquale Lospalluto, Francesco Pepe, Nunzia Dezio, Giuseppe Cicirelli, Fabio Schiavarelli, Grazia Scarabaggio, oltre alla squadra di installatori, manutentori, operai).
A tutti, alla Diocesi, alla Caritas diocesana, al Comune di Acquaviva i miei complimenti e ringraziamenti.
Si tratta di un vero e proprio emporio, con magazzino, cella frigorifera, scaffali, cassa, merci. Persone in condizione di fragilità economica e sociale potranno “acquistare” responsabilmente con una tessera i prodotti destinati ai fabbisogni minimi (non solo alimenti). Tessera e prodotti sono messi a disposizione dalla Caritas, con un limite mensile e valutata la condizione di bisogno.
Davvero una bella iniziativa, che spero possa essere replicata in altri comuni, anche facendo ricorso ai fondi che dalla Regione abbiamo messo a disposizione degli ambiti territoriali in applicazione della legge regionale in materia di “Recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici” votata nel maggio 2017 [sui fondi riconosciuti in via definitiva all’Ambito Territoriale Sociale della Murgia barese, che coinvolge Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Poggiorsini, avevo scritto qui].