IN G.U. I CONCORSI ASL BARI PER 100 MEDICI DI DIVERSE DISCIPLINE. PASSATE PAROLA!

Pubblicati in Gazzetta Ufficiale (del 7 gennaio, v. immagini, oppure CLICCA QUI e QUI) i concorsi della ASL di Bari per ulteriori 100 medici specialisti in diverse discipline di cui avevo scritto un paio di mesi fa [v. qui].

I concorsi sono stati avviati tenuto conto anche delle ultime disposizioni normative che prevedono l’ammissione alle prove selettive anche per i medici in formazione specialistica iscritti all’ultimo anno nonché, qualora il corso abbia durata quinquennale, al penultimo anno.

Seguiranno ulteriori bandi (per medici e personale sanitario in generale) fino al raggiungimento dei posti definiti dal fabbisogno triennale della ASL di Bari non solo per i profili dirigenziali medici.

Ricordo che solo per l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei”, il nuovo piano triennale del fabbisogno di personale (prima adottato dalla Asl di Bari a fine 2018 e poi approvato dalla Regione nella primavera scorsa) prevede un incremento notevole di personale, per svariate decine di unità.

È il “nuovo corso” della Sanità pugliese, di cui vado scrivendo da circa due anni e frutto del lavoro di questo governo regionale guidato dal Presidente Michele Emiliano.

Che ci siano ancora tanti problemi da risolvere è indubbio. Come è vero che ci sono ancora alcune sacche di inefficienza, frutto di vecchie scelte che nel tempo si sono rivelate sbagliate o che sono state purtroppo travolte da tagli, riordini e nuove programmazioni imposte a livello ministeriale.

A descrivere ciò che non va non ci vuole molto e magari è pure producente dal punto di vista dell’audience o forse anche dei consensi elettorali. Ma continuare a ripetere che tutto fa schifo e che nulla si fa (senza evidenziare, oltre ai problemi e alle difficoltà, gli sforzi, il buono che c’è, il lavoro che si fa) serve a risolvere i problemi, anche uno solo?!

Soprattutto quando si parla di sanità pubblica e, ancor di più, in una regione che, assieme ad altre 6 del Sud Italia (con eccezione della Basilicata), per una decina di anni è stata commissariata dai ministeri della salute e delle finanze, con blocco di assunzioni e capacità di spesa. Solo dopo un lungo e anche doloroso lavoro svolto in questi anni (piano di riordino ospedaliero, riduzione spesa farmaceutica, pareggio di bilancio, significativo miglioramento dei livelli essenziali di assistenza, ecc.), la Regione Puglia è, da un anno e mezzo, in condizione di procedere con assunzioni che consentiranno di recuperare parzialmente lo scarto rispetto ad altre regioni non commissariate, del Nord in particolare (si pensi che l’Emilia Romagna dispone di oltre quindicimila unità di personale in più rispetto alla Puglia, oltre che a svariate centinaia di milioni di euro in più di trasferimenti dal fondo sanitario statale).

Non vedere gli evidenti miglioramenti e progressi in corso è profondamente errato e ingiusto.

Dopo anni di sacrifici, dopo oltre quindici anni di blocco di assunzioni, piano di rientro e tagli, la nuova stagione di potenziamento del sistema sanitario pubblico pugliese assume, giorno dopo giorno, contorni sempre più visibili e chiari.

Le nuove assunzioni che segnalo in questo post, infatti, assieme a tutte le procedure già concluse o già avviate nei mesi scorsi, su cui ho aggiornato più volte, ad esempio:

contribuiranno a rendere servizi sanitari sempre più efficaci e tempestivi ai cittadini, in grado di corrispondere alle esigenze sempre crescenti di buona sanità pubblica.

Andiamo avanti, la Puglia non si ferma!

ENZO COLONNA