Ieri sera, messa celebrata dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Ricchiuti accompagnato da Don Giovanni Monitillo nella Cappella della Madonna della Croce. Così, con tutta la comunità di fedeli e del quartiere che in quella Cappella riconosce un antico Luogo di Fede e di Storia cittadina, abbiamo salutato il risultato finale dei lavori di manutenzione straordinaria e restauro conservativo, realizzati grazie ad un finanziamento regionale (30mila euro) e al contributo dell’impresa Cobimm – Costruzioni Barozzi Immobiliare, di fedeli e benefattori.
È stato un momento di comunità e di condivisione, bello ed emozionante, ad esito di un anno esatto che, a partire dalla candidatura della Diocesi ad un avviso regionale (settembre 2018), ha visto consumarsi rapidamente tutte le procedure amministrative per il riconoscimento del finanziamento, per l’individuazione dell’impresa esecutrice, per l’avvio [v. qui] e la realizzazione dei lavori.
La Cappella è tornata al suo splendore e nitore. C’era luce, ieri, come ha sottolineato Don Giovanni Ricchiuti.
Un grande grazie va alla Diocesi (in particolare, all’Arcivescovo Ricchiuti e a Don Nunzio Falcicchio, Direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali) per aver colto, puntualmente e tempestivamente, l’opportunità che avevo segnalato e per aver seguito tutto l’iter amministrativo; agli operai, ai tecnici e all’impresa che li hanno eseguiti.
Tengo a ringraziare, per il grande lavoro svolto, la Sezione regionale “Lavori Pubblici” (in particolare il suo dirigente, ing. Antonio Pulli, e Francesco Bitetto, funzionario tecnico) e i rappresentanti e componenti dell’Associazione Madonna della Croce che hanno seguito, con premura e fattivamente, l’andamento dei lavori (un caro saluto, in particolare, a Leonardo Masiello).
L’intervento è stato finanziato dalla Regione, che l’ha selezionato, assieme ad altri, a valle di un avviso pubblico finalizzato a sostenere interventi di manutenzione straordinaria e restauro di immobili del patrimonio culturale [a dicembre 2018, ne avevo dato conto qui].
Presto, tutti assieme, abitanti di Altamura e della Murgia, potremo salutare e condividere anche il risultato dei lavori in corso per il restauro conservativo e la messa in sicurezza dell’lPOGEO di SAN MICHELE DELLE GROTTE, un centinaio di metri più a valle della Cappella [avviati il 19 agosto scorso, leggi qui], finanziati dalla Regione con la stessa misura (50mila euro, a cui si aggiunge il cofinanziamento di 10mila dell’ente proprietario, l’ABMC). Sempre nel sito di San Michele delle Grotte, il Comune sta effettuando lavori (con risorse proprie, circa 30mila euro), su copertura e superficie degradata soprastante e, per la sistemazione dell’area adiacente, oltre a mettere a disposizione 10mila euro, ha attivato la procedura dell’Art Bonus, uno strumento previsto dalla normativa statale che consente di reperire risorse da sponsor privati (a cui viene riconosciuto un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato) per finanziare interventi su beni del patrimonio culturale pubblico. In questo caso, la Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha effettuato un’elargizione di 50mila euro.
Sono davvero felice per gli interventi in sé, attesi e necessari da lungo tempo, e perché grazie al recupero di questi due beni particolarmente evocativi della Storia della Città tutto il quartiere a ridosso di via Madonna della Croce trarrà benefici in termini di rigenerazione. Peraltro, entro un anno, completate progettazioni e gara di appalto, potranno partire i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento sismico della Scuola Ottavio Serena, interamente finanziati con 2,5 milioni di euro dalla Regione due anni fa [ne ho scritto, ad esempio, qui].
L’opera compiuta, piccola o grande che sia, riempie il cuore. Rinnova energie, che motivano ad andare avanti.
ENZO COLONNA