Questa mattina si è svolta la conferenza di servizi convocata dall’Anas (Coordinamento Territoriale Adriatica) al fine di acquisire pareri ed eventuali prescrizioni degli enti coinvolti sul progetto definitivo di realizzazione delle tre rotatorie ad Altamura in corrispondenza delle intersezioni lungo il tracciato della Statale 96 (circonvallazione) con via Selva (prima immagine), via Graviscella e Via Ferri Rocco (segnate nella seconda immagine).
Dopo il via libera, nel maggio scorso, da parte del Ministero dell’Ambiente in ordine alla valutazione degli impatti ambientali [v. qui], questo è un importante passo in avanti per la messa in sicurezza di questi tre incroci, attualmente semaforizzati. Un obiettivo lungamente coltivato, di cui mi sto occupando da oltre due anni, con numerosissime interlocuzioni con Anas e Comune di Altamura [leggi qui ad esempio].
Da quanto mi è stato riportato, l’incontro di stamane è stato proficuo. I tecnici hanno illustrato il progetto su cui gli Enti intervenuti si sono espressi favorevolmente presentando le proprie osservazioni. Il Comune di Altamura, rappresentato dai vertici dell’amministrazione comunale, ha confermato l’impegno a seguire la procedura di acquisizione delle aree necessarie, i cui oneri per gli eventuali indennizzi saranno comunque a carico dell’Anas.
In tempi stretti, mi riferiscono dall’Anas, sarà convocata una seconda (e ultima) riunione della conferenza per dar modo agli enti oggi non presenti di far pervenire le proprie osservazioni, così da poter chiudere il procedimento con l’approvazione del progetto finale dell’opera.
Successivamente, l’Anas potrà procedere con la progettazione esecutiva e la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori, per i quali ha messo a disposizione un milione e mezzo di euro.
Come chiesto anche dal Comune di Altamura, saranno adottate tutte le precauzioni possibili per garantire condizioni di sicurezza negli attraversamenti pedonali, soprattutto per quanto riguarda l’incrocio su via Selva, che ogni giorno purtroppo è attraversato pericolosamente a piedi da molti cittadini.
In questa fase, dopo un lungo iter, eventuali e ulteriori soluzioni per gli attraversamenti pedonali (ad esempio, la realizzazione di un sovrappasso) rischiano di compromettere o rallentare pesantemente una procedura ormai in dirittura di arrivo. Potranno essere previste successivamente, una volta avviata la realizzazione delle rotatorie. Al riguardo, come in precedenti occasioni, i rappresentanti dell’Anas hanno confermato, anche oggi, la disponibilità a individuare e finanziare tali interventi.
Dunque, un’altra importante tappa per un’attesa infrastruttura e per questo ringrazio tutti i soggetti che stanno lavorando a questo significativo risultato, in particolare responsabili e tecnici del Coordinamento Territoriale Adriatica dell’ANAS, con i quali sono in costante contatto da tempo.
Resto convinto, però, della necessità di darsi ulteriori obiettivi per un migliore assetto della viabilità in quest’area, in modo da rendere più agevole i collegamenti con Gravina e la 96-bis (non interessate dai lavori di ammodernamento e raddoppio del nuovo tracciato della Statale 96).
Tali obiettivi, a mio parere, possono essere impostati su due livelli.
Uno, più alla nostra portata, che interessa la sistemazione e migliore sicurezza, soprattutto in alcune curve, della strada provinciale “Tarantina”, utilizzata come alternativa alla Statale 96 verso Gravina, lavori che devono necessariamente coinvolgere in primo luogo l’ente competente, la Città Metropolitana di Bari.
L’altro, molto più ambizioso e risolutivo, è quello del riavvio del grande progetto della “Variante Nord”, un nuovo tratto stradale che, passando a nord dell’abitato di Altamura, andrebbe a unire direttamente la statale 96 dal tratto tra Altamura e la stazione di Pescariello a quello in prossimità dell’Ospedale della Murgia. In questo modo sarebbe possibile anche la trasformazione dell’attuale circonvallazione che separa il quartiere Trentacapilli dal resto dell’abitato di Altamura in strada urbana o addirittura la sua rimozione.
La Variante Nord, già contemplata dal Piano Regolatore Generale di Altamura e per cui è disponibile un approfondito progetto preliminare dell’Anas risalente ad oltre dieci anni fa, impone, però, programmazione e progettazione con investimenti massicci che devono necessariamente provenire dallo Stato.
Su questi obiettivi, nei limiti delle mie possibilità e del mio ruolo, assicuro tutto il mio impegno e sostegno.
ENZO COLONNA