Apprendo con grande soddisfazione la notizia della firma, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, del decreto di formale istituzione della ZES Adriatica. Si tratta di un passaggio che conclude il complesso e articolato percorso burocratico condotto dalla Regione Puglia in questi mesi e finalizzato a offrire una grande opportunità di crescita economica e occupazionale ai territori interessati da questa realtà che potranno beneficiare di vantaggi in termini fiscali e di semplificazione amministrativa per sostenere e incentivare il sistema produttivo.
Siamo pertanto davvero alla vigilia della piena operatività della ZES Adriatica che ricomprende anche ampie aree della Murgia barese.
A questo proposito, i Comuni di Altamura e Gravina in Puglia, infatti, hanno ottemperato alla richiesta formulata nei giorni scorsi dalla Regione Puglia e rivolta a tutti gli enti locali inseriti nella perimetrazione della ZES, di trasmettere alla Sezione “Attività Economiche, Artigianali e Commerciali” l’elenco preciso delle aree interessate, con i riferimenti catastali pertinenti e tutti i dati identificativi necessari, in modo da poter compiere una ricognizione completa e certa dei territori coinvolti [avevo scritto qui qualche giorno fa].
Ora la Regione Puglia, assieme ai dati di tutti gli altri comuni coinvolti, potrà trasmetterli al Dipartimento Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in modo da determinare con precisione e chiarezza tutti i territori ricompresi nella ZES e permettere alle imprese ivi insediate di poter beneficiare, forse già a partire dalla fine di settembre (come ci si propone di fare a livello ministeriale), del credito di imposta per gli investimenti realizzati nelle aree perimetrate.
Esprimo grande soddisfazione per la tempestività con cui i Comuni hanno risposto alla sollecitazione della Regione in modo da consentire alle imprese inserite nelle aree perimetrate di beneficiare dei primi concreti ed effettivi vantaggi derivanti dall’avvio della Zona Economica Speciale Adriatica.
Ricordo che nel perimetro della ZES sono state inserite ampie aree produttive dei territori di Altamura (183,50 ettari di tutta la zona industriale, tipizzata come D dal piano regolatore, che insiste sulla strada statale 96 per Gravina) e Gravina (circa 10 ettari di aree della zona P.I.P.).
Un risultato frutto di un complesso lavoro che ho seguito per oltre un anno e mezzo e coordinato sin dall’avvio di questo percorso con i Comuni (e, in particolare, con i rispettivi uffici tecnici), le associazioni e le organizzazioni del mondo imprenditoriale [tra i tanti, segnalo un intervento del febbraio 2018].
Tra l’altro, come ho già segnalato nelle settimane scorse, si potranno aggiungere altre aree di altri comuni grazie al bando recentemente approvato dalla Giunta regionale e già pubblicato sul BURP n. 84 del 25 luglio che prevede di estendere le aree già perimetrate, pari a 2.628 ettari, con l’assegnazione agli enti locali interessati, a seguito di apposita procedura comparativa, di ulteriori aree disponibili e non assegnate pari a 261,10 ettari [avevo scritto qui].
A questo proposito ribadisco il mio auspicio affinché ci sia la partecipazione a questo bando da parte dei Comuni della Murgia barese, a partire da Gravina in Puglia (con la proposta di inserimento delle altre aree della zona PIP), Grumo Appula (la zona PIP lungo la statale 96, all’altezza della stazione di Mellitto), Santeramo in Colle (ma anche Acquaviva delle Fonti, Toritto, Gioia del Colle, Corato, Cassano Murge, Poggiorsini) a cui, oltre un anno e mezzo fa, avevo indirizzato una mia sollecitazione da cui si era sviluppata una iniziativa finalizzata all’inserimento dell’area murgiana nel perimetro della ZES Adriatica [per una ricostruzione, rinvio ad una mia nota di maggio scorso, disponibile da qui].
Purtroppo, come ho già avuto modo di evidenziare, nel corso dell’istruttoria alcune delle aree o non erano state proposte o non erano adeguatamente accompagnate da supporti informativi e documentali e, pertanto, erano state escluse dalla perimetrazione iniziale della ZES.
Ora, però, quella progettualità può essere ripresa e valorizzata, grazie all’opportunità fornita da questo bando della Regione Puglia, in modo da completare il lavoro già avviato e fornire un’occasione ulteriore di sviluppo ad un territorio ampio come quello della Murgia barese che esprime un tessuto economico e imprenditoriale particolarmente vivace.
Sarebbe il completamento di un progetto di grande rilievo strategico in grado di accompagnare le aziende già presenti nei loro percorsi di crescita e di rilanciare lo sviluppo del territorio.
enzo colonna
P.S.: ringrazio – per l’intenso lavoro svolto negli ultimi giorni finalizzato alla raccolta e sistemazione di tutti i dati catastali relativi alle aree comprese nella vasta superficie ZES del territorio altamurano e alle aree della zona produttiva gravinese – i dirigenti, funzionari e istruttori tecnici del Comune di Altamura Giovanni Buonamassa, Biagio Maiullari, Maria Cornacchia, Saverio Clemente, Tommaso Chiaromonte, Paolo Losurdo, Vitantonio Lorè, Graziantonio Palasciano e i dirigenti e la funzionaria tecnica del Comune di Gravina in Puglia Michele Stasi, Antonio Vendola e Giovanna Dipalma.