Dal 1° settembre è pienamente operativa, per 24 ore al giorno, la nuova Unità Operativa di Medicina Trasfusionale, istituita e avviata nei mesi scorsi presso l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei”.
Dopo l’avvio delle attività, ad aprile 2019, nei turni di mattina e pomeriggio, è stata completata infatti la dotazione di personale di questa nuova Unità che, oltre al Responsabile, il dott. Leonardo Sardella, vede impiegati ben 5 medici trasfusionisti, 6 tecnici di laboratorio (oltre ad uno in formazione), 5 infermieri e 2 ausiliari.
È un risultato straordinario, uno storico traguardo per l’Ospedale “Perinei” e, quindi, per tutta la comunità murgiana, giunto a valle di un lungo, complicato e laborioso iter che accompagno, passo dopo passo, da oltre due anni, sin dall’inizio della mia esperienza di consigliere regionale, frutto di molteplici e complessi passaggi amministrativi e istituzionali che si sono dovuti consumare [da qui la mia ultima nota. Per una parziale rassegna di miei interventi e aggiornamenti, v. qui oppure clicca qui].
Un lungo e articolato lavoro che si è sviluppato nell’ambito di una proficua e serrata sinergia tra Regione e ASL di Bari che ha consentito di giungere a un risultato estremamente importante e lungamente atteso da tutto il territorio, dal momento che l’attivazione di questo servizio consentirà di raccogliere, conservare e disporre in sede del sangue necessario per le trasfusioni (cosiddetta “Banca del sangue”), con la conseguenza di rendere più efficienti e sicuri tutti gli interventi per i quali sono necessarie trasfusioni, evitando di far ricorso a sacche ematiche conservate presso altre strutture regionali.
La piena operatività delle attività dell’Unità Trasfusionale renderà inoltre ancor più stabile e strutturata l’attività di prelievo di materiale ematico finalizzato alla tipizzazione dei donatori di midollo osseo e potrà consentire all’ospedale murgiano di divenire un vero e proprio polo di reclutamento con funzioni di ricerca dei donatori, valutazione dell’idoneità, identificazione del donatore.
Mi piace ricordare che i volumi di attività espressi da anni in questo ambito, presso l’Ospedale della Murgia sono di assoluto rilievo e ben oltre i parametri minimi previsti. Sono migliaia, infatti, le unità di sangue intero raccolte ogni anno e i prelievi finalizzati alla tipizzazione dei potenziali donatori di midollo osseo: uno straordinario risultato ottenuto anche grazie alla preziosa attività svolta dal personale ospedaliero (a partire dal dott. Matteo Carone e dal personale infermieristico che per molti anni hanno rappresentato la struttura della locale Unità Fissa di Raccolta) e dalle straordinarie associazioni di volontariato attive da molti anni sul territorio (come Avis, Fidas, Admo).
Ringraziamenti.
Ringrazio ancora una volta, per il grande lavoro di impulso svolto per la definizione di questa vicenda, il Presidente della Regione Michele Emiliano e la struttura regionale del Dipartimento “Promozione della Salute”, oltre al Direttore Generale dell’ASL di Bari, Antonio Sanguedolce, all’ex Direttore Generale, Vito Montanaro, al Direttore Sanitario, la dott.ssa Silvana Fornelli, al Direttore Amministrativo, dott. Gianluca Capochiani, e al personale dell’Area Gestione Tecnica, diretta dall’ing. Nicola Sansolini, nonché alla direzione sanitaria e amministrativa del presidio ospedaliero della Murgia (rispettivamente, il dott. Domenico Labate e l’avv. Rachele Popolizio).
Un ringraziamento particolare va al Direttore del Dipartimento Immuno-Trasfusionale dell’Azienda, il dott. Michele Scelsi, che ha fortemente creduto in questo progetto, investendo tutte le sue competenze e passione per il suo raggiungimento, nonché al Responsabile, il dott. Sardella, e a tutto il personale della nuova Unità per l’intenso lavoro di avvio della nuova Unità svolto in questi mesi (funzionale anche al suo accreditamento per il quale manca poco) e a cui rivolgo l’augurio di continuare a svolgere il loro ottimo lavoro.
Quella della Banca del Sangue, con i suoi attuali servizi e con quelli che potranno presto aggiungersi (su cui il dott. Sardella e i suoi collaboratori stanno già lavorando), è una grande e faticosa conquista di cui andare orgogliosi e che tocca a tutti noi difendere.
ENZO COLONNA