Giovedì 27 giugno, a partire dalle ore 15, presso l’Aula Magna “Orabona” del Politecnico di Bari, si terrà un convegno dal titolo “La perequazione in Puglia: dall’analisi delle esperienze in corso alle prospettive future alla luce della L.R. 18/2019”, organizzato dalla sezione regionale dell’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) con la Federazione regionale degli Ordini degli architetti, pianificatori e paesaggisti della Puglia, la Consulta regionale degli Ordini degli ingegneri di Puglia e l’Ordine degli ingegneri della Provincia di Bari.
Sarà un importante momento di riflessione e confronto con esperti, tecnici e operatori del settore dell’urbanistica, sugli strumenti di pianificazione previsti dalla nuova legge regionale da me presentata nel dicembre 2017 e approvata dal Consiglio regionale in via definitiva, con un’ampia maggioranza, il 9 aprile scorso, dopo un lungo lavoro di studio e di approfondimento svoltosi per diversi mesi in V Commissione consiliare [da qui il testo nel bollettino ufficiale regionale].
Si tratta, ricordo, di una legge con cui sono stati introdotti, nel nostro ordinamento regionale, strumenti e metodologie innovative già in uso in altri contesti locali, sperimentati anche in alcuni comuni pugliesi e finalizzati a coniugare, sempre più efficacemente, la tutela del territorio, la progressiva riduzione del consumo di suolo, la valorizzazione dei luoghi e gli interventi antropici di riqualificazione e rigenerazione urbana.
A tale scopo sono indirizzati principalmente i due istituti della perequazione e della compensazione urbanistica, previsti dalla legge regionale n. 18/2019:
- con la prima si introduce uno strumento finalizzato a consentire, in sede di pianificazione, l’equa distribuzione, fra le proprietà immobiliari comprese all’interno di un medesimo ambito di trasformazione, dei diritti edificatori che le stesse esprimono e dei relativi oneri, in modo da evitare le sperequazioni che troppe volte si sono determinate in passato anche tra suoli adiacenti a seconda della loro diversa destinazione.
- Con la compensazione urbanistica, invece, si offre ai comuni, considerata anche le difficoltà dei bilanci locali, la possibilità di utilizzare meccanismi alternativi alle indennità di esproprio per l’acquisizione di aree destinate alle opere pubbliche o ai corrispettivi in denaro per la realizzazione delle stesse: gli espropri o le opere pubbliche potranno essere compensate con l’attribuzione di quantità edificatorie da utilizzare secondo le previsioni degli strumenti urbanistici comunali o con il riconoscimento di modifiche di destinazione d’uso di aree o immobili esistenti, nonché attraverso il trasferimento o la permuta di aree.
Pochi giorni fa, questa legge regionale ha ottenuto anche il via libera da parte del Governo nazionale, che ha deciso di non impugnarla dinanzi alla Corte Costituzionale. Spero ora che queste disposizioni possano trovare applicazione da parte dei comuni pugliesi.
Proprio sui profili applicativi di questi strumenti sarà incentrato il convegno di giovedì 27 giugno, nel cui programma, dopo i saluti dei rappresentanti degli enti organizzatori, è prevista la mia relazione di presentazione della legge. Successivamente, interverranno il Prof. Ing. Francesco Rotondo (Presidente dell’INU – Puglia) e il Prof. Ing. Carmelo Torre (Professore di Estimo del Politecnico di Bari) con relazioni che verteranno rispettivamente sulle “potenzialità della legge 18/2019 nel supporto alla pianificazione urbanistica” e su “aspetti economici e risparmio di suolo”.
Seguirà un confronto su alcune esperienze già consumate e in corso nel territorio regionale, con gli interventi dell’Ing. Amedeo D’Onghia (Dirigente UTC e RUP per il PUG del Comune di Monopoli), dell’Arch. Vincenzo Lagioia (Dirigente del Servizio “Urbanistica/Edilizia e RUP per il PUG del Comune di Statte) e dell’Arch. Giacomo Losapio (Dirigente della Ripartizione Tecnica del Comune di Bisceglie).
Il confronto e il successivo dibattito conclusivo saranno moderati dell’Arch. Vincenzo Sinisi (INU Puglia).