CONTRASTO ALLE ECCEDENZE ALIMENTARI, APPROVATI E FINANZIATI ALTRI TRE PROGETTI DEGLI AMBITI DI ALTAMURA, TRANI E MANDURIA.

Con un provvedimento di pochi giorni fa, a firma del Dirigente della Sezione “Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali”, Anna Maria Candela, sono stati ammessi a finanziamento altri tre progetti nell’ambito del bando a sportello, pubblicato nell’ottobre del 2018 a valle di un articolato percorso partecipativo che ha coinvolto gli enti locali e tutto il mondo del Terzo Settore, finalizzato alla selezione di interventi proposti da comuni pugliesi (massimo uno per Ambito Territoriale) per realizzare, in collaborazione con soggetti del mondo no-profit operanti sul territorio, attività di recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari e farmaceutiche, con conseguente sostegno a favore delle fasce più deboli della popolazione, nonché riduzione degli sprechi.

Si tratta, ricordo, di un Avviso Pubblico, adottato nell’ottobre scorso [leggi qui], con il quale si è data attuazione alla legge regionale n. 17/2017 che sin dal primo momento ho convintamente sostenuto e sottoscritto (primo firmatario il collega Ruggiero Mennea). Con tale legge, la Puglia si è dotata di una normativa destinata a contrastare, con una serie di azioni ed iniziative, lo spreco in ambito alimentare e farmaceutico.

Nei mesi scorsi ho ripetutamente sollecitato i Comuni ad attivare percorsi di coinvolgimento delle realtà locali presenti sul territorio e impegnate su questo importante tema, in modo da partecipare a questo Avviso per il quale sono stati stanziati complessivamente dalla Regione 1milione e 350mila euro (500 mila euro alle città capoluogo e 850 mila agli ambiti territoriali pugliesi).

Con l’ultima determinazione dirigenziale del 22 maggio scorso sono stati ammessi al finanziamento di 50.000 euro i progetti presentati dall’Ambito di Manduria, denominato “Incontro ai bisogni”, quello presentato dall’Ambito di Altamura, denominato “Goods4Gift” e quello del Comune di Trani, per gli ambiti di Trani-Bisceglie, Andria e Barletta, denominato “Una tavola più grande”.

Nei mesi scorsi erano già stati ammessi a finanziamento i progetti presentati dagli Ambiti Territoriali di Cerignola, Martano, Galatina, Molfetta, Francavilla Fontana, Bitonto, Maglie, Nardò, Troia, Modugno, Gagliano del Capo e quello del Comune di Capurso per l’Ambito di Triggiano.

Una partecipazione che rivela la crescente sensibilità su tutto il territorio regionale su questa tematica che certamente rappresenta un’importante sfida per il nostro presente e futuro.

Sono molto soddisfatto per il risultato conseguito dall’Ambito Territoriale della Murgia barese (che coinvolge Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Poggiorsini) dove da tempo sono attive su questa tematica diverse realtà di base (ricordo, in particolare, le varie articolazioni della Caritas Diocesana, l’Opera Mariana del Samaritano Onlus, oltre che parrocchie, gruppi informali, diversi Enti del Terzo Settore) che hanno avuto la capacità di coordinarsi e organizzarsi in modo da presentare una proposta progettuale, fatta propria dall’Ambito, apprezzata dalla commissione di valutazione. Prevede l’acquisto di attrezzature (celle frigorifere, noleggio mezzo di trasporto, ad esempio) per lo svolgimento di attività di recupero e di conservazione delle eccedenze alimentari, il ricorso a strumenti innovativi (piattaforma web e un’app, chiamate “Shelfie”, appositamente predisposte e messe a disposizione dall’istituto di ricerca privato Item Oxygen “La Stazione dell’Innovazione”, che per questi dispositivi ha anche ricevuto riconoscimenti nazionali, ad esempio dal Ministero delle politiche agricole e forestali, e presentati in occasione di un importante convegno svolto ad Altamura l’11 febbraio scorso alla presenza anche dell’onorevole Gadda, promotrice della legge nazionale sugli sprechi), nonché iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema (con il coinvolgimento della Confconsumatori).

Il progetto dell’Ambito di Altamura vede come soggetti attuatori, in particolare, la Caritas Diocesana e l’Opera Mariana del Samaritano Onlus.

Visto il grande interesse suscitato a livello di base da questa iniziativa che ha portato all’attivazione, sul territorio, di molteplici valide progettualità, auspico il rifinanziamento della misura in modo da consentire anche a quegli Ambiti che non lo abbiano ancora fatto, di presentare la loro istanza, al fine da allargare ulteriormente la rete dei soggetti impegnati a contrastare lo spreco di cibo o farmaci, e a promuoverne il recupero e utilizzo.

Ringrazio, per l’intenso lavoro svolto, la Sezione regionale “Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali”, diretta dalla dott,ssa Anna Maria Candela, nonché il personale degli uffici di piano degli Ambiti pugliesi che hanno partecipato all’avviso, in particolare di quello che fa capo ad Altamura, che assieme agli amministratori dei comuni coinvolti hanno favorito il coinvolgimento dal basso delle realtà del territorio e articolato la candidatura.

ENZO COLONNA