È stato approvato a maggioranza, oggi, in II Commissione Consiliare, il disegno di legge varato dalla Giunta in materia di “equo compenso” per le prestazioni professionali rese in esecuzione di incarichi conferiti dall’Amministrazione regionale [per la scheda e il testo del ddl, da qui].
Si tratta di un intervento legislativo particolarmente importante che consente di recepire, anche in Puglia, la normativa nazionale che ha esteso alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di retribuire i professionisti in maniera congrua e nel rispetto dei parametri fissati dagli appositi decreti ministeriali.
L’obiettivo di questo disegno di legge è quello di riconoscere pienamente il valore sociale ed economico, nonché la dignità delle libere professioni, facendo in modo che i compensi liquidati ai professionisti nell’esecuzione di incarichi agli stessi conferiti dall’Amministrazione regionale siano correttamente determinati, riconoscendo qualità, valore e quantità delle prestazioni richieste.
Come a tutti noto, infatti, il mondo delle libere professioni sta attraversando un periodo di grave difficoltà, con la progressiva perdita di prestigio sociale e di quella sicurezza economica che, storicamente, tali attività hanno sempre garantito e provocando, soprattutto tra i professionisti più giovani, un clima di diffusa incertezza e sfiducia sul futuro. Questo quadro è in qualche modo aggravato nel rapporto tra i singoli professionisti e committenti “forti” (quali banche, assicurazioni e, per quel che ci riguarda, pubbliche amministrazioni) che spesso impongono compensi irrisori per le prestazioni rese in proprio favore.
Ebbene, con questo disegno di legge la Regione (comprese società e aziende dalla stessa vigilate o controllate) si impegna a riconoscere equi compensi ai professionisti che prestano la loro attività in suo favore, conformemente a quanto stabilito negli appositi decreti ministeriali che fissano i parametri di riferimento per la loro determinazione, in modo che siano proporzionati al lavoro svolto, oltre che rispettoso della dignità della professione esercitata.
C’è, inoltre, un altro importante punto del disegno di legge. Si prevede che, nel caso di prestazioni rese in esecuzione di incarichi professionali finalizzati alla presentazione di istanze, segnalazioni, dichiarazioni e comunicazioni di qualunque tipo ad una pubblica amministrazione del territorio regionale, l’effettivo rispetto della normativa in materia di “equo compenso” rappresenti una condizione indispensabile per la conclusione del procedimento amministrativo e debba essere attestato con apposita dichiarazione rilasciata dal committente.
Sono molto soddisfatto per l’approvazione in Commissione di questo disegno di legge, frutto di una proficua interlocuzione sviluppata, nei mesi scorsi, con l’Assessore proponente, Giovanni Giannini, e con il Direttore del Dipartimento “Mobilità e Qualità Urbana”, Barbara Valenzano, che ringrazio per il lavoro svolto, per la grande attenzione rivolta a questo tema e per aver recepito suggerimenti e sollecitazioni che avevo proposto in fase di elaborazione del testo, nonché per il puntuale e articolato confronto che, sulla proposta legislativa, hanno avuto con tutti gli Ordini e Collegi professionali della Puglia.
ENZO COLONNA