È una giornata importante per il territorio barese e murgiano. Da oggi, infatti, è aperto alla circolazione a quattro corsie il tratto della Statale 96 Toritto–Modugno, compresa la variante di Palo del Colle.
Tra quelle che interessano la Statale 96, è certamente l’opera più imponente e complessa sotto il profilo ingegneristico, progettuale e realizzativo, oltre che la più costosa (piano finanziario dell’importo di 106,9 milioni di euro finanziati dal Pon 2007-2013 per 46,3, dalla PAC per 56,4 e con fondi Anas per 4,2.).
Come ho più volte ricordato, i lavori di questo lotto hanno presentato opere complesse (quali, ad esempio, la realizzazione di un viadotto, “Pietrestrette”, e due gallerie, una di circa 500 e l’altra di 220 metri), nonché difficoltà realizzative, come lo spostamento – con una soluzione meccanica molto innovativa – della torre medievale di San Vincenzo (che ricadeva proprio sulla nuova carreggiata prevista dal progetto), che ne hanno fatto slittare il termine, inizialmente previsto per giugno 2017.
Ritengo tuttavia che tali lavori siano stati eseguiti in tempi del tutto ragionevoli, anche in considerazione della loro portata, trattandosi, per diversi chilometri, di un tratto stradale del tutto nuovo, che si distanzia dall’abitato di Palo del Colle, consentendo di garantire condizioni di sicurezza nella circolazione e di abbreviare sensibilmente i tempi di percorrenza necessari a raggiungere il capoluogo pugliese.
Il lavoro è stato tanto e di tanti (operai, imprese, progettisti, direzione lavori, funzionari e tecnici Anas, figure istituzionali e strutture della Regione Puglia e del Ministero delle Infrastrutture). Dinanzi al lavoro sono doverosi i ringraziamenti e il rispetto.
Ricordo che, oltre al raddoppio del tratto della statale, questo progetto prevede la demolizione della strada esistente e la conseguente riqualificazione urbana dei tratti precedentemente occupati dal vecchio tracciato attraverso un importante progetto di recupero storico ed architettonico dell’intera area.
Esprimo, pertanto, grande soddisfazione per il completamento di questi lavori, che ho seguito passo dopo passo con costanti contatti, quasi settimanali, con la struttura del Coordinamento Territoriale Adriatica dell’Anas e, in particolare, della Sezione “Progettazione e realizzazione lavori”, con i rispettivi responsabili (gli ingegneri Castiglioni e Ruocco) e tecnici, che ringrazio per il lavoro svolto e per quello che continuano a svolgere per portare a termine il raddoppio dell’intero tracciato della Statale 96.
Ricordo, infatti, che tra un mese e mezzo circa – come mi hanno nuovamente confermato i tecnici (tra cui il responsabile della direzione dei lavori, l’ing. Digiesi, che ringrazio: ne scrissi una ventina di giorni fa qui) – sarà aperto alla circolazione su quattro corsie anche il tratto relativo al 1° lotto, dall’inizio della variante di Altamura fino all’innesto con la statale 99 per Matera (cioè parte della attuale circonvallazione di Altamura). Il completamento dei lavori relativi alle opere connesse (come la sistemazione del sottopasso all’altezza di via Manzoni) avverrà successivamente.
Per quanto riguarda l’intervento più problematico (i lavori a ridosso di Toritto, zona Mellitto), che è iniziato nel marzo 2010 e, poi, ha subito un lungo fermo a seguito della rescissione del contratto con la ditta appaltatrice, ricordo che i lavori, dopo nuova progettazione e nuovo appalto, sono stati riavviati nel novembre scorso (avevo scritto, ad esempio, qui). L’Anas conferma l’impegno di riuscire ad assicurare la circolazione per il prossimo agosto, mentre per il completamento dei lavori (tutte le opere connesse) si dovrà attendere un anno circa.
Infine per quanto riguarda le tre rotatorie sulla circonvallazione di Altamura (incroci: zona artigianale, via Ferri Rocco; strada comunale Graviscella; via Selva), vicenda di cui mi sto occupando da tempo (leggi qui, ad esempio), l’Anas attende dal Ministero dell’Ambiente gli esiti della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale, avviata diversi mesi fa. Mi auguro non manchi molto ancora, stante il tempo trascorso e il parere acquisito da parte della soprintendenza. Sul punto ho avuto la possibilità, stamane, di avere un rapido scambio con il Ministro Toninelli, presente all’inaugurazione del tratto Toritto-Modugno.
Dunque, si procede nella direzione giusta ma ancora c’è tanto lavoro da fare.
A tale riguardo colgo l’occasione dell’incontro svolto oggi tra il Ministro Toninelli e i vertici della società Ferrovie Appulo Lucane (di cui è titolare lo stesso Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), per ribadire la necessità di valorizzare al massimo la linea ferroviaria, una importante infrastruttura che collega Puglia e Basilicata, molto utilizzata in particolare dai pendolari del territorio murgiano e materano per raggiungere Bari e strategica per i collegamenti con il suo aeroporto. Su questo occorre, per un verso, potenziare l’organico della società (anche al fine di assicurare servizi nei festivi) e, per l’altro, a livello governativo, impostare una programmazione e stanziare risorse che, aggiunte a quelle cospicue già messe a disposizione della Regione Puglia per il raddoppio “selettivo” della tratta (per circa 20 km), possano consentire il raddoppio dell’intera linea. In questo modo, la linea ferroviaria potrebbe diventare una sorta di metropolitana leggera, con rapidi scambi e un drastico taglio dei tempi di viaggio tra Bari, Altamura, Gravina, Matera.
ENZO COLONNA