Giusto per la precisione, perché ne sento tante in giro. Di seguito, una schematica ricostruzione dei passaggi consumati in merito al piano di interventi di riqualificazione del centro storico che beneficia di un finanziamento di 5 milioni di euro:
- Bando regionale (governo Vendola) e candidatura del Comune (supportata da tutto il consiglio comunale, amministrazione Stacca) risalgono al 2011.
- La candidatura non si colloca in graduatoria in posizione utile per il finanziamento.
- Nel 2013 la Regione destina ulteriori risorse alla misura (fondi comunitari della programmazione 2007-2013) e, con lo scorrimento della graduatoria, il piano viene finanziato.
- Gli interventi andavano appaltati entro il 2014 e le spese erogate andavano rendicontate inderogabilmente entro il 31 dicembre 2016 (termine della programmazione 2007-2013).
- Persi definitivamente, dunque, i fondi della programmazione 2007-2013.
- Nel dicembre 2015 la Regione (governo Emiliano) riconosce una nuova possibilità ai progetti comunali non appaltati in tempo e che quindi avevano perso le risorse della programmazione 2007-2013: dirotta tali progettualità sotto la copertura finanziaria del PAC (piano di azione per la coesione).
- Nel 2016 il Comune (amministrazione Forte) approva i progetti definitivi e si impegna con la Regione ad appaltare le opere entro il 2016.
- Il termine di fatto slitta, acquisita disponibilità della Regione, al dicembre 2017.
- Nulla di fatto.
- Si arriva all’estate 2018 (amministrazione Melodia) e da qui la storia è quella descritta nella mia nota di ieri.
- Novembre 2018, dopo un paio di mesi di interlocuzioni e lavoro, la Regione (governo Emiliano) ammette il Comune a rimodulare nuovamente il cronoprogramma (progetti esecutivi e avvio gare di appalto entro il 31 dicembre 2018).
- Tra fine gennaio e inizio febbraio 2019, il Comune chiude la progettazione esecutiva.
- Venerdì 29 marzo 2019, deliberazione della Giunta regionale con cui la Regione si dichiara pronta ad erogare i fondi PAC a condizione che i progetti siano immediatamente cantierabili.
È una lunga storia. In questo blog sono disponibili numerosi documenti e scritti, dal 2011 in poi, basta cercare, con la stringa di ricerca, le parole “centro storico” (v. qui).
Per quanto riguarda me e i gruppi con cui mi sono cimentato a livello comunale (Movimento Aria Fresca e poi ABC), abbiamo fatto il nostro, il nostro dovere, nei ruoli e con le funzioni assegnate. Abbiamo seguito passo dopo passo in Regione e prima in Comune e anche quando non si avevano ruoli né in regione né in comune, dal 2011 ad oggi.
Come ho scritto in altra occasione, che lo si faccia per le ragioni più disparate, fondate o infondate, che siano in pochi, ma non vedere e non riconoscere il lavoro, piccolo o grande che sia, non aiuta a crescere e a migliorarci.
Un fatto è certo, ovvio. Se tutti avessero fatto il proprio, non ne staremmo nemmeno a parlare. Se un importante risultato, come tanti altri, riusciamo a conseguire per la città è grazie al lavoro di tanti, compreso il proprio.
Solo il lavoro, l’impegno quotidiano, secondo le nostre possibilità e funzioni, migliora la realtà che viviamo e migliora noi stessi.
ENZO COLONNA