La straordinaria notizia che attendevamo da giorni per Altamura è finalmente giunta [ne avevo fatto menzione un paio di giorni fa].
La possibilità per il Comune di Altamura di vedersi riconosciuto il finanziamento di quasi 5 milioni di euro da parte della Regione per la realizzazione di importanti interventi di riqualificazione del centro storico è, infatti, divenuta realtà.
La conferma definitiva è arrivata da una deliberazione approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica e Assetto del territorio Alfonso Pisicchio, a valle di una complessa procedura che ho seguito costantemente sin dal mio insediamento in Consiglio regionale.
Si tratta, ricordo, di risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione nell’ambito della programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali europei, per finanziare, assieme a circa 2 milioni di euro del Comune, alcuni interventi del nostro PISU (piano integrato di sviluppo urbano) e in particolare:
- “recupero e valorizzazione di alcune vie, claustri e piazze del centro storico” (fondi regionali per € 4.953.900 totalmente a carico della Regione);
- “recupero e valorizzazione piazza Matteotti” (risorse comunali per € 1.673.000);
- “recupero e rifunzionalizzazione di alcuni ambienti del Monastero del Soccorso” (risorse comunali per € 450.100).
Come ho già precisato alcuni mesi fa ricostruendo questa vicenda, le risorse regionali erano ormai perse (andavano rendicontate infatti entro il 31 dicembre 2015) ma, grazie a una manovra contabile del Governo regionale, sono tornate disponibili all’interno del POC Puglia (Piano Operativo di Convergenza), lo strumento attuativo della Regione per la gestione dei fondi comunitari del Piano di Azione per la Coesione (PAC).
Circa tre anni fa la Regione ha rimodulato il POC Puglia, assicurando la copertura finanziaria a una serie di interventi, tra cui quelli di rigenerazione urbana (misura 5 POC) per i quali i comuni (come nel caso di Altamura) non avevano ancora assunto obbligazioni giuridicamente vincolanti (aggiudicazioni delle gare di appalto). Per questi, in particolare, ha destinato 226 milioni di euro per il triennio 2016-2018, derivanti da economie per progetti non ancora realizzati di cui è stata fatta una ricognizione.
Questa operazione consentì al Comune di Altamura una seconda possibilità, a condizione di completare le procedure entro il 31 dicembre 2017, cosa che tuttavia non è avvenuta.
Per non vedere irrimediabilmente perse tali importanti risorse, a partire dall’estate scorsa – da parte mia sul versante regionale, da un lato, e dall’amministrazione comunale dall’altro (in particolare, il Sindaco Rosa Melodia, l’Assessore alla “Programmazione economica e risorse comunitarie” Teresa Pellegrino e l’Assessore ai “Lavori Pubblici” Pietro Falcicchio) – si è messo in campo un nuovo tentativo (ciascuno per le proprie competenze e per i propri livelli istituzionali) con un lavoro finalizzato a definire modi e tempi utili e assumendo impegni precisi con la Regione, che sono stati fissati in una lettera inviata dal Comune di Altamura nell’ottobre scorso.
Lo scorso novembre, il passaggio decisivo [ne avevo dato notizia qui]: la Regione, con una nota, conferma la propria disponibilità a concedere il finanziamento a fronte del rispetto di stringenti e puntuali impegni. La Regione, in sostanza, ha dato ai comuni in ritardo, come Altamura, una nuova, ulteriore e importante occasione per rimediare.
Il Comune ha dato seguito agli impegni assunti provvedendo alla definizione e, un paio di mesi fa, alla validazione della progettazione esecutiva degli interventi. Ha, quindi, comunicato alla Regione di essere pronto a sottoscrivere una integrazione al disciplinare tra i due enti al fine di ridefinire un nuovo cronoprogramma degli interventi.
A fronte di tali passi compiuti, con la deliberazione approvata oggi, la Giunta regionale ha confermato la possibilità di finanziare i progetti di tutti quei comuni che siano in possesso dei progetti esecutivi dei lavori già validati ma non abbiano ancora adottato i relativi bandi di gara (che costituiscono la necessaria obbligazione giuridica vincolate), stabilendo a tal fine alcune condizioni.
In sintesi, per il definitivo trasferimento delle risorse, occorrerà che i comuni interessati, come Altamura, attestino che i progetti esecutivi possono essere messi subito a gara e che dunque siano rapidamente cantierabili. A quel punto la Regione, una volta confermato il valore strategico dell’intervento anche per la programmazione dei fondi europei in corso (2014-2020), erogherà materialmente il finanziamento.
Si tratta di una straordinaria occasione per la comunità altamurana, che assicura la concreta possibilità, che si riteneva ormai persa, di compiere importanti interventi previsti dal piano di riqualificazione del centro storico; opere fondamentali per rigenerare questa parte della Città, migliorare la qualità della vita dei residenti e rilanciare le attività qui ubicate e che rappresentano anche una significativa opportunità di lavoro per tecnici e operatori economici del settore edile.
Un ruolo decisivo per la definizione di questa vicenda è stato svolto dal Presidente Michele Emiliano, due giorni fa ad Altamura, e dall’Assessore Pisicchio. È la conferma, ancora una volta, dell’attenzione riservata in questi anni dalla Regione Puglia al territorio della Murgia e alla Città di Altamura. Un lavoro supportato egregiamente dalle strutture tecniche regionali, che ringrazio: la Sezione “Tutela e valorizzazione del paesaggio”, diretta dall’ing. Barbara Loconsole, e l’Autorità di Gestione del POR Puglia, guidata dal dott. Pasquale Orlando.
Li ringrazio tutti. Con tutti loro, costanti, quasi quotidiani da molti mesi, sono stati i miei contatti, le mie interlocuzioni, per centrare l’obiettivo, che si può dire oggi definitivamente raggiunto [leggi anche qui, per una schematica ricostruzione della vicenda, così come si è sviluppata negli ultimi tre anni].
Ringrazio, inoltre, per il lavoro e gli sforzi compiuti, l’Amministrazione comunale di Altamura e il personale del settore comunale “opere pubbliche” impegnato da tempo su questo programma (in particolare, i dirigenti Giovanni Buonamassa e Antonio Vendola, il responsabile del procedimento Gino Maiullari, Maria Cornacchia, Caterina Natale, Rosa Falcicchio, Angelo Forte, Vincenzo Martimucci).
enzo colonna