Passo in avanti per la soluzione del problema del numero di chirurghi in servizio presso l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei”.
Attualmente, infatti, tali dirigenti medici si sono ridotti a 5 a seguito dei pensionamenti degli ultimi tempi. Una situazione che ha determinato la riduzione dei posti letto nel reparto di chirurgia e problemi sempre più accentuati nella programmazione dei turni di reperibilità e nell’organizzazione dei servizi di guardia, gestiti con altri reparti. Sin da quando ho avuto notizia di tale situazione (circa una settimana fa) ho interessato e sollecitato la ASL di Bari e referenti regionali della sanità a intervenire rapidamente per risolvere questa urgenza e implementare il numero di chirurghi.
Un risultato è stato già raggiunto: ieri sera, infatti, il Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, ha firmato l’avviso di pronta disponibilità per il conferimento di incarichi a tempo determinato di “Dirigente Medico – Disciplina Chirurgia” (pubblicato oggi, assieme a quelli per Cardiologi e Nefrologi). La domanda deve essere presentata telematicamente entro il 25 gennaio prossimo. Ritengo che si debba comunque procedere a dar corso, con urgenza, a mobilità di chirurghi verso il Perinei, sia volontarie, sia con disposizioni di servizio finalizzate a garantire i necessari turni di reperibilità che, tra pochi giorni, rischiano seriamente di rimanere scoperti.
Sia chiaro, l’avviso pubblicato oggi è una soluzione temporanea e c’è pure da augurarsi che ci siano candidature di medici a questa ulteriore procedure selettiva. Siamo, è bene ribadirlo per l’ennesima volta, in una situazione di difficoltà ed emergenza, non solo per l’Ospedale della Murgia. Una situazione ben nota e presente su tutto il territorio nazionale, dovuta alla gravissima carenza di professionisti medici, ormai conclamata da tempo, una penuria di figure specialistiche che imporrebbe, a livello nazionale, soluzioni decise ed eccezionali (prolungamento dell’età pensionabile, aumento dei posti nelle scuole di specializzazione, incentivi per l’iscrizione a determinate specialistiche particolarmente carenti, come ad esempio chirurgia).
Anche per far fronte a questa tendenza, nel bilancio regionale si è fatto ricorso, su proposta del Presidente Emiliano. ad una misura eccezionale: abbiamo previsto, infatti, un contributo annuo, per quindici anni, di 3 milioni di euro (quindi, per complessivi 45 milioni) da parte della Regione a favore delle Università pugliesi per mantenere in vita diverse Scuole di Specializzazione dell’area medica che diversamente erano destinate alla chiusura per mancanza del numero minimo di docenti.
A livello regionale, comunque, si sta lavorando incessantemente e a più livelli per portare a termine il potenziamento del personale del Perinei, come di tutto il sistema sanitario regionale.
Ricordo, infatti, il grande impegno messo in campo in questi mesi da Regione e ASL Bari con i concorsi già banditi, le assunzioni e le stabilizzazioni per dirigenti medici di diverse specializzazioni, infermieri, tecnici specialisti, operatori socio sanitari, di cui più volte ho dato conto [da qui, ad esempio, o leggi qui]. Procedure che arrivano dopo circa quindici anni di blocco delle assunzioni e di ricorso al precariato. Una lunga paralisi dovuta soprattutto alla fase di commissariamento della sanità regionale che la Puglia, grazie ai sacrifici compiuti e alle decisioni anche sofferte che il governo regionale ha dovuto compiere, sta ora superando, in funzione di un miglioramento complessivo dei servizi offerti ai cittadini.
A ciò si aggiunge, per citare solo l’ultima iniziativa, la proroga dei contratti a tempo determinato di diversi professionisti della ASL di Bari (116 in tutto, di cui una ventina in servizio nel territorio murgiano tra ospedale, distretto socio-sanitario e dipartimento di salute mentale) deliberata pochi giorni fa e per cui si stanno sottoscrivendo i contratti in queste ore (tra il 16 e il 18 gennaio).
In ogni caso, si conferma la necessità di serrare i tempi per i concorsi già banditi nei mesi scorsi dalla ASL di Bari per alcune decine di medici di diverse discipline specialistiche e, per questo, sono tornato a sollecitare Regione e ASL affinché si proceda con i sorteggi dei componenti delle commissioni di valutazione, in modo da definire celermente le procedure.
Quanto all’Ospedale Perinei, inoltre, sono tornato nei giorni scorsi e torno nuovamente a sollecitare, come già fatto in passato, la rapida conclusione delle procedure finalizzate alla individuazione dei primari per diversi reparti (quali cardiologia, ortopedia, urologia, chirurgia, ginecologia-ostetricia, ecc.) la cui guida è da tempo affidata a reggenti. La nomina dei primari infatti costituisce un punto fermo in termini di stabilità, organizzazione e programmazione dei reparti dell’ospedale.
In conclusione, tengo ad esprimere il mio sostengo e la mia gratitudine per gli sforzi di quanti si stanno prodigando a gestire e superare tale situazione difficoltà: in primo luogo i medici e tutto il personale impegnato nei servizi sul territorio, nonché il direttore generale e il direttore sanitario dell’azienda sanitaria barese, il Presidente Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento regionale “Salute” Giancarlo Ruscitti.
ENZO COLONNA