REALIZZAZIONE DI SISTEMI DI FOGNA BIANCA, PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA: CONFERMATO IL FINANZIAMENTO DI DIVERSI PROGETTI NELL’AREA BARESE, TRA CUI QUELLO DI ALTAMURA.

È stata pubblicata nei giorni scorsi la determinazione del dirigente della sezione regionale “Lavori pubblici” di approvazione della graduatoria definitiva relativa al bando della Regione Puglia che ha destinato complessivamente 30 milioni di euro per finanziare la realizzazione di sistemi per la gestione delle acque pluviali nei comuni pugliesi.

Una sola novità sostanziale rispetto alla graduatoria provvisoria, di cui avevo dato conto un mese e mezzo fa (da qui, con ulteriori informazioni). In seguito all’esame delle osservazioni giunte dai comuni, risulta collocato utilmente anche il progetto del Comune di Troia (prima al 36° posto, ora al18°). Pertanto, sulla base delle risorse disponibili, saranno finanziati i primi 29 progetti (anziché 28); l’ultimo in posizione utile in graduatoria (quello del Comune di Sternatia) riceverà un finanziamento parziale rispetto a quello richiesto.

Nessuna variazione sostanziale per il territorio barese, nel quale risultano finanziati i progetti presentati dai Comuni di Bitonto (7° posto, 1,5 mln), Altamura (10° posto, 1,5 mln), Poggiorsini (14° posto, 800 mila euro) Modugno (15° posto, 1,5 mln), Terlizzi (20° posto, 1,2 mln) e Capurso (22° posto, 1,2 mln).

È una bellissima notizia per i comuni finanziati e sono estremamente soddisfatto, in particolare, per l’ottimo esito ottenuto dal Comune di Altamura, che ha ottenuto il massimo finanziamento concedibile (un milione e mezzo). Una candidatura che avevo sollecitato sin dalla pubblicazione dell’avviso regionale e che si è concretizzata, nel maggio scorso, grazie al lavoro svolto dal personale del settore comunale “Lavori Pubblici” (rup, responsabile unico del procedimento, il geom. Vincenzo Martimucci) e dal Commissario prefettizio Vittorio Lapolla, che ringrazio (leggi qui).

Per la prima volta Altamura si candidava a misure destinate a simili interventi, dopo molti anni in cui diverse occasioni di finanziamento non sono state colte. Il progetto altamurano proposto, ricordo, riguarda l’area a nord-est dell’abitato (tra via Bari, via Mura Megalitiche e via Cassano), una zona interessata dalla presenza di numerose cavità e di un significativo tratto delle Mura Megalitiche. Ha lo scopo di alleggerire l’attuale collettore principale, presente su via Bari, e adeguare il recapito finale tramite la realizzazione, tra gli altri, dei seguenti interventi:

  • realizzazione di nuovo tronco di fogna bianca a servizio della zona est dell’abitato (lungo via Port’Alba) e adeguamento del recapito esistente;
  • regimazione del recapito superficiale in via Le Fornaci con un tronco di fogna bianca in prosecuzione al tronco di Port’Alba;
  • realizzazione di un impianto di trattamento (in via Bari) e un nuovo recapito finale di fogna bianca esistente;
  • realizzazione di una nuova vasca di accumulo (in via Parigi, quartiere Parco San Giuliano), di volume pari a 350 metri cubi.

Gli interventi previsti vanno nella direzione di adeguare la rete di trattamento delle acque esistente al quadro normativo vigente (testo unico “ambiente”, piano di assetto idrogeologico, piano di tutela delle acque, regolamento regionale n. 26/13) e di affrontare una questione molto sentita dai cittadini, ossia la necessità di captare, convogliare e raccogliere le acque piovane.

Un obiettivo fondamentale che risponde a diverse esigenze:

  • mettere in sicurezza il territorio, in particolare alcune zone della Città (come, ad esempio, Port’Alba, via Mura Megalitiche, via Cassano e Parco San Giuliano), evitando che le precipitazioni possano accentuarne la fragilità dovute alla conformazione geo-morfologica;
  • limitare l’afflusso di portata anomala in ingresso agli impianti di depurazione, soprattutto durante precipitazioni piovose intense;
  • evitare che, in occasione di piogge copiose (sempre più frequenti), le strade cittadine diventino “fiumi in piena”, in grado di mandare in tilt il traffico e di provocare allagamenti di scantinati, attività commerciali, box privati, con conseguenti danni e disagi per i cittadini;
  • non disperdere un bene prezioso come l’acqua piovana, che può essere invece accumulata e destinata a fini irrigui, consentendo anche notevoli risparmi per la collettività.

Secondo il cronoprogramma indicato nella proposta, i lavori devono concludersi nel 2020.

Si tratta dunque di interventi fondamentali, i primi, per una porzione del territorio comunale, su un tema particolarmente importante e avvertito, come quello della regimazione e raccolta delle acque piovane, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini altamurani.

Un risultato straordinario che, assieme al finanziamento riconosciuto dalla Regione poche settimane per il medesimo quartiere destinato alla realizzazione di superficie verdi e di percorsi ciclopedonali (leggi qui), mette in condizione di cambiare positivamente volto alla zona di Parco San Giuliano.

Bene così, andiamo avanti!
enzo colonna