Questa mattina, nella seduta congiunta della IV e V Commissione consiliare, è stata approvata a larghissima maggioranza e senza alcun voto contrario la proposta di legge “Norme in materia di promozione dell’utilizzo di idrogeno e disposizioni concernenti il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare” che avevo presentato lo scorso febbraio [per alcuni articoli di stampa, v. qui].
L’obiettivo della proposta è duplice:
- da un lato, promuovere la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e la dipendenza dai combustibili fossili, favorendo la chiusura dei cicli produttivi mediante la produzione di idrogeno da energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile;
- dall’altro, favorire l’ammodernamento degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e solare, mediante la previsione di una disciplina dei procedimenti amministrativi relativi agli interventi di integrale ricostruzione, potenziamento, rifacimento e riattivazione degli impianti, in grado di offrire certezza regolamentare e semplificazione amministrativa e, al contempo, ridurre le ripercussioni negative sull’ambiente e il consumo del suolo, con un migliore inserimento degli impianti stessi nel contesto paesaggistico e naturale.
L’articolato proposto si pone, dunque, perfettamente in linea con la condivisibile prospettiva di governo tracciata a più riprese dal Presidente Michele Emiliano e dal governo regionale, ad esempio con l’aggiornamento del PEAR che punta ad un’economia di transizione a basso utilizzo di carbone, con l’obiettivo della progressiva sostituzione dei combustibili fossili con quelli a zero emissioni, recando così benefici alla salute dei cittadini e all’ambiente, senza pregiudicare, ma consolidando e rafforzando, il percorso di crescita dell’economia pugliese.
La proposta di legge, inoltre, è coerente con le politiche avviate a livello internazionale, europeo e statale che mirano al contenimento delle emissioni di gas a effetto serra. Nei giorni scorsi, il Parlamento europeo ha confermato l’accordo provvisorio raggiunto con il Consiglio dell’Unione Europea sulla nuova disciplina europea in materia di efficienza energetica, energie rinnovabili e governance dell’Unione dell’energia. L’intesa raggiunta prevede che la quota di energia da fonti rinnovabili dovrà rappresentare, entro il 2030, il 32% del consumo finale lordo, mentre l’efficienza energetica dovrà assicurare una riduzione dei consumi del 32,5%. Il 17 e 18 settembre scorso, inoltre, i Ministri dell’Energia dell’Unione Europea hanno sottoscritto a Linz l’Hydrogen Initiative, documento di indirizzo per il progressivo abbandono delle fonti combustibili fossili e la loro parziale sostituzione con l’idrogeno.
Con la proposta di legge approvata dalle commissioni, la Puglia è in grado di aggiornare il quadro normativo di riferimento, assumendo come strada maestra quella della decarbonizzazione del sistema produttivo, dell’adozione di tecnologie di “frontiera” capaci di consolidare la leadership della Puglia nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e della riduzione degli impatti negativi sul territorio.
La proposta di legge – caratterizzata da un alto tasso di innovatività e con soluzioni del tutto inedite rispetto al panorama delle normative regionali e nazionali in materia – punta proprio a favorire i processi di ammodernamento degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, per non disperdere il patrimonio infrastrutturale già realizzato e quindi evitare ulteriore consumo di suolo, e a ottimizzare le fonti rinnovabili producendo idrogeno con energia elettrica non consumata e non immessa nella rete, destinata diversamente ad essere dispersa.
Diversi sono gli interventi previsti nella proposta di legge.
Con riferimento alla promozione di una economia basata sull’idrogeno, si prevede:
- la definizione di un Piano Regionale dell’Idrogeno;
- – la costituzione di un Osservatorio per monitorare l’efficacia delle politiche attivate per la promozione dell’utilizzo dell’idrogeno;
- azioni finalizzate alla realizzazione di impianti cogenerativi alimentati ad idrogeno per la produzione di energia elettrica e calore al servizio di edifici pubblici e privati, nonché di impianti per la produzione di metano tramite la reazione fra idrogeno e anidride carbonica;
- misure per la realizzazione di impianti, anche sperimentali, di produzione e distribuzione di idrogeno, combustibili e carburanti rinnovabili;
- la promozione del rinnovo del parco rotabile, su gomma e su ferro, del servizio di trasporto pubblico con il ricorso a mezzi dotati di celle a combustibile alimentate a idrogeno;
- l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo per gli autoveicoli alimentati a idrogeno;
- misure di sostegno per la ricerca applicata sull’idrogeno come vettore energetico per la mobilità sostenibile e forma di accumulo di energia, favorendo partnership tra Università, centri di ricerca pubblici e privati, imprese;
- la promozione della generazione diffusa dell’energia da fonte rinnovabile e della partecipazione attiva dei cittadini al mercato dell’energia, sia individualmente che in forma aggregata, ad esempio con la creazione di comunità locali dell’energia organizzate nella forma delle “cooperative di comunità” di cui alla legge regionale n. 23/2014.
Sul fronte, invece, dell’ammodernamento degli impianti esistenti eolici e fotovoltaici, la proposta di legge:
- definisce, in materia di valutazione degli impatti ambientali degli interventi di ammodernamento degli impianti esistenti, condizioni e criteri per la “valutazione preliminare” (procedimento recentemente introdotto dal legislatore nazionale), favorendo quei progetti che propongono riduzioni significative del numero di aerogeneratori (almeno il 50%) con una sensibile riduzione del c.d. “effetto selva” e, nel caso di impianti fotovoltaici, del suolo occupato, assieme a misure di compensazione di carattere ambientale in favore dei comuni nei cui territori ricadono gli impianti;
- definisce con chiarezza quando i menzionati interventi siano classificabili come modifiche sostanziali o come modifiche non sostanziali, definendo i relativi procedimenti;
- individua i procedimenti amministrativi per il rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio degli impianti esistenti e le relative condizioni (ammodernamento tecnologico, riduzione significativa delle dimensioni degli impianti, garanzie per il ripristino dello stato dei luoghi);
- fornisce i criteri per la determinazione delle misure di compensazione a carattere ambientale in favore dei comuni nei cui territori sono localizzati gli impianti interessati dagli interventi di ammodernamento (ad esempio: efficientamento energetico di edifici comunali, acquisto di flotte autoveicoli a zero o basse emissioni, piste pedo-ciclabili, costituzione di comunità locali dell’energia, ecc.);
- promuove iniziative del governo regionale finalizzate alla delocalizzazione di impianti esistenti ubicati in zone agricole, con contestuale dismissione degli stessi e ripristino dello stato dei luoghi, in aree industriali dismesse, cave esaurite, siti inquinati e siti di interesse nazionale (SIN).
Sono molto soddisfatto per il voto favorevole di oggi, giunto a valle di un lungo e complesso lavoro di elaborazione del testo, che si è arricchito, nel corso del suo iter, dei preziosi spunti forniti, durante le audizioni, da numerosi rappresentanti di organizzazioni del mondo economico, sociale e accademico, e dell’importante contributo fornito dai Dipartimenti regionali “Sviluppo economico”, in particolare dalla Sezione “Infrastrutture energetiche e digitali”, e “Ambiente”, che ringrazio. Sono particolarmente grato, altresì, ai presidenti Pentassuglia e Vizzino e a tutti i Colleghi delle Commissioni IV e V per il grande lavoro svolto, egregiamente supportato dalle rispettive strutture, e per la grande attenzione riservata a questa proposta, anche da parte di coloro che si sono espressi con l’astensione nella votazione finale, nonché al Presidente Emiliano e alla Giunta, in particolare agli assessori Borraccino e Stea, per il deciso sostegno all’iniziativa legislativa.
Auspico ora che si possa giungere, rapidamente e nel modo più condiviso possibile, alla approvazione da parte del Consiglio regionale.
ENZO COLONNA