La Puglia è tra le prime regioni italiane per produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, essendo stata interessata negli anni scorsi dall’insediamento di numerosi impianti fotovoltaici ed eolici. Note sono, tuttavia, le criticità emerse sotto il profilo paesaggistico e di sottrazione di terreni all’uso agricolo.
Credo, pertanto, sia necessario aggiornare il quadro normativo e il piano energetico, assumendo come strada maestra la riduzione delle emissioni di gas serra e della dipendenza dai combustibili fossili. Le nuove tecnologie consentono ora, ad un tempo, di confermare il primato della Puglia nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e di impedire ulteriore consumo di suolo.
Per questa ragione, ho presentato una proposta di legge, il cui esame prenderà avvio domani, mercoledì 4 luglio, nella seduta congiunta delle IV e V Commissione consiliari (da qui la scheda con il testo e l’iter), che ha l’ambizione di dotare la Puglia di una normativa “di frontiera”, inedita nel panorama normativo nazionale, capace di:
- incoraggiare un’economia basata sulla chiusura dei cicli produttivi mediante la produzione di idrogeno da energia rinnovabile;
- favorire l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti con una disciplina che assicura certezza regolamentare, semplificazione amministrativa e riduzione delle ripercussioni negative sull’ambiente.
In ordine al primo punto, si tratta di ottimizzare l’uso delle fonti rinnovabili. L’energia elettrica non immessa nella rete e non consumata sul posto può essere infatti utilizzata per produrre idrogeno da destinare alla generazione di energia elettrica e di calore, all’autotrazione, più in generale come vettore di energia. In altri termini, la chiusura dei cicli produttivi apre la via all’utilizzo dell’idrogeno come combustibile alternativo alle fonti fossili.
A tale riguardo la proposta di legge: a) prevede la redazione del Piano Regionale dell’Idrogeno; b) individua azioni mirate alla realizzazione di impianti cogenerativi alimentati ad idrogeno per la produzione di energia elettrica e calore e di impianti di distribuzione di idrogeno; c) favorisce il rinnovo del parco rotabile del trasporto pubblico con mezzi dotati di celle a combustibile alimentate ad idrogeno; d) esonera dal pagamento dell’imposta di bollo gli autoveicoli ad idrogeno; e) sostiene la ricerca applicata sull’idrogeno come vettore energetico per la mobilità e forma di accumulo di energia; f) promuove la costituzione di comunità locali dell’energia per la produzione e distribuzione di energia elettrica.
Superando le contraddizioni e criticità dovute al susseguirsi confuso di disposizioni legislative e regolamentari, la seconda traccia della proposta legislativa punta a dotare la Puglia degli strumenti necessari per affrontare il tema, ormai attuale e ineludibile, del “fine vita” degli impianti eolici e fotovoltaici, segnati dall’usura, dalla scadenza delle autorizzazioni e dalla conclusione del programma di incentivi.
In questo senso, la proposta intende favorire:
- l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti e la prosecuzione del loro esercizio, a condizione che gli interventi riducano il numero di aerogeneratori e, per gli impianti fotovoltaici, la superficie radiante, nonché prevedano misure di compensazione ambientale in favore dei comuni nei cui territori ricadono gli impianti;
- le iniziative finalizzate alla delocalizzazione di impianti esistenti su terreni agricoli in aree industriali dismesse, cave esaurite, siti inquinati.
La proposta legislativa, dunque, intende segnare un nuovo e aggiornato modello di sviluppo per porre la Puglia all’avanguardia nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e nell’innovazione orientata all’economia circolare e alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, in coerenza con la condivisibile prospettiva strategica indicata dal Presidente Emiliano di decarbonizzazione dei sistemi produttivi come, tra l’altro, ribadita, recentemente, sia nei suoi incontri con il nuovo Governo, sia nel corso del workshop “l’Europa oltre il carbone, il futuro per Taranto” svoltosi presso il Parlamento Europeo a Bruxelles.