Si è conclusa lunedì scorso la fase di presentazione delle offerte, da parte di operatori economici, per la realizzazione di “Agorateca”, la nuova Biblioteca di Comunità che sorgerà presso l’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – Tommaso Fiore”, nel quartiere Carpentino di Altamura.
Si tratta di un articolato intervento il cui progetto, elaborato dalla comunità scolastica in collaborazione con alcune associazioni del territorio, si è classificato al 2° posto, su circa 170 candidature, nella graduatoria del bando regionale sulle “Community Library”, ottenendo un finanziamento di quasi 1 milione di euro.
“Community Library”, ricordo, è la prima delle quattro misure previste dall’innovativo programma SMART IN PUGLIA, con il quale la Regione Puglia ha investito notevoli risorse per interventi di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale pugliese, materiale e immateriale, puntando sul futuro dei nostri giovani. Grazie ai 120 milioni di euro investiti in questa prima misura, saranno create o implementate, in tutto il territorio regionale, ben 111 biblioteche, luoghi di cultura, formazione, emancipazione, rigenerazione sociale e urbana, luoghi di ritrovate comunità.
Per la realizzazione dell’intervento altamurano sono pervenute cinque offerte da altrettante imprese che hanno partecipato alla procedura negoziata svolta tramite il portale regionale EmPulia, gestito da InnovaPuglia in qualità di soggetto aggregatore e centrale unica di committenza. Il ruolo di stazione appaltante è svolto dal Comune di Altamura, con il quale l’Istituto scolastico, che non poteva svolgere tale funzione in base al Codice degli appalti, ha sottoscritto a tal fine una specifica convenzione.
Il progetto ‘Agorateca’, ricordo, prevede la creazione di una biblioteca (cui si potrà accedere in modo indipendente dalla scuola) e di numerosi servizi non solo per la comunità scolastica ma anche per la comunità cittadina, in particolare per il quartiere Carpentino.
Nello specifico è prevista la creazione di un’aula polifunzionale e di uno spazio dedicato ai bambini, con arredi e attrezzature ergonomiche adatte ai più piccoli. La sala di lettura e consultazione, cuore delle attività di base della biblioteca, prevede 32 postazioni fisse, ognuna dotata di prese di corrente e tablet tecnologici per la ricerca testi. Inoltre ci saranno postazioni nel giardino d’inverno e nell’area all’aperto, una zona lettura all’esterno che, a seconda delle esigenze, potrà ospitare differenti attività, e l’orto urbano didattico a disposizione sia degli abitanti del quartiere che degli studenti dell’istituto stesso.
Per quanto riguarda le attività, oltre al servizio di consultazione e prestito libri, verranno organizzate presentazioni e incontri con autori, per favorire la promozione della lettura e tante altre iniziative e laboratori come: book crossing, corsi di grafica, corsi di storytelling digitale, laboratori per la produzione audio- video, laboratori linguistici, corsi di musica e di educazione all’ascolto, concerti, mostre, scambi giovanili e corsi di formazione europea, ortoterapia e attività di giardinaggio.
È un modello, questo, in cui credo fortemente e che ritengo debba essere replicato in altre aree della Città: occorre infatti migliorare e rendere fruibili gli spazi scolastici in orari extrascolastici a beneficio dei quartieri di riferimento, in particolare nei contesti periferici, spesso privi di luoghi di aggregazione e di servizi socio-culturali destinati ai ragazzi (è un tema su cui si è molto insistito, nelle ultime settimane, con i ragazzi di GIF – Giovani Idee in Fermento).
Per farlo è opportuno mettere in campo idee e progetti in grado di cogliere ogni opportunità di finanziamento, come fatto in modo esemplare, con grande sforzo collettivo da tutta la comunità scolastica dell’Istituto “San Giovanni Bosco – Tommaso Fiore” (dirigente, docenti, genitori, alunni) e dei partners del progetto.
In particolare, ringrazio nuovamente la dirigente (dott.ssa Eufemia Patella), i progettisti (gli architetti Giammarino Giacomobello, Silvia Losurdo e Rossana Tedesco), l’Associazione Link Altamura, che ha elaborato la proposta gestionale dei servizi (e che ha predisposto una partnership con altre realtà territoriali, come le associazioni “Le Tracce”, “Centro Studi Torre di Nebbia”, “Zabar”, “Granteatrino onlus”, “Circolo delle Formiche”, “Auxilium e Dintorni”, “Fasi di Luna” edizioni).
Ringrazio, inoltre, il Commissario prefettizio, dott. Vittorio Lapolla, per l’attenzione e il supporto fornito all’attuazione del progetto, e il Servizio “Contratti a Appalti” del Comune di Altamura per il proficuo lavoro che sta svolgendo con la procedura di gara e che condurrà, mi auguro in tempi brevi, all’avvio dei lavori.
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Per saperne di più sul progetto, sulla sua candidatura, sul bando regionale, sul lavoro svolto per mesi per questo obiettivo, rinvio a queste mie note, nel mio blog: