Bari, Altamura e Capurso, sono questi i tre progetti di Poli Innovativi per l’Infanzia selezionati dalla Regione Puglia e trasmessi, venerdì scorso, al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per la loro concreta realizzazione.
Per la definizione di questa complessa procedura, tempestivo e puntuale è stato il lavoro svolto, negli ultimi mesi, dall’Assessorato all’Istruzione della Regione, guidato da Sebastiano Leo, e, in particolare, dalla Sezione “Istruzione e Università”, diretta dall’arch. Maria Raffaella Lamacchia.
La Puglia, infatti, è stata la prima regione a dar seguito all’iniziativa assunta dal MIUR su tutto il territorio nazionale, procedendo a selezionare gli interventi attraverso un avviso rivolto ai Comuni e pubblicato nello scorso ottobre.
Le risorse complessivamente stanziate dal governo centrale per questa iniziativa, prevista nell’ambito degli interventi programmati con la legge sulla “Buona Scuola”, ammontano, per la Puglia, a 9.687.832,54 euro. Sarà quindi finanziato e realizzato il Polo innovativo per l’infanzia previsto, ad Altamura, nel quartiere Trentacapilli.
Si tratta di un grandissimo obiettivo raggiunto dalla Città.
La candidatura di Altamura, che avevo fortemente sollecitato, si è classificata al secondo posto nella graduatoria finale, dopo quella di Bari e prima di quella di Capurso.
Sin dall’avvio della procedura regionale di selezione, ho sottolineato come questa fosse l’occasione giusta per porre nuovamente all’attenzione collettiva la questione del quartiere Trentacapilli di Altamura. Un’estesa zona di espansione residenziale, densamente popolata (circa 6 mila persone, soprattutto coppie giovani con bambini), ma sprovvista di servizi fondamentali per i residenti, costretti, ad esempio, ad oltrepassare quotidianamente la Statale 96 (che separa il quartiere dal resto della città) per raggiungere strutture scolastiche ed educative per i bambini.
Per questo, a ottobre, ho sollecitato il Comune di Altamura a cogliere l’opportunità rappresentata da questo avviso pubblico, presentando la candidatura del quartiere Trentacapilli come sede di un Polo innovativo per l’infanzia.
L’iniziativa, immediatamente sostenuta dagli abitanti del quartiere (anche in un partecipato dibattito pubblico tenuto presso la parrocchia Ss. Redentore organizzato con l’importante supporto del parroco, don Nunzio Falcicchio), è stata successivamente tradotta in una formale candidatura da parte del Comune.
Ricordo che l’intervento previsto interessa una parte (circa 5 mila metri quadrati) di una vasta area di proprietà pubblica (circa 24 mila metri quadrati) situata nel cuore del quartiere, destinata dal piano regolatore a servizi di quartiere (nell’immagine, l’area interessata).
Propone la realizzazione di un polo didattico destinato ad offrire servizi educativi e ricreativi e a fungere da “Civic Center”, cioè da catalizzatore non solo per i residenti del quartiere ma anche per quelli dell’intero territorio comunale. Sarà realizzato secondo i principi dell’edilizia sostenibile e nel rispetto dei criteri bioclimatici, in modo da rendere le strutture autosufficienti sotto il profilo del consumo energetico.
Il Polo didattico proposto contempla scuole per l’infanzia, nido e micronido, sezioni primavera e servizi integrativi. In particolare saranno realizzate:
- sette sezioni/aule destinate alle attività scolastiche per circa 170 bambini;
- strutture per attività extrascolastiche (quali palestra, laboratori tematici, parco giochi, piscina, auditorium, biblioteca, orto botanico, area verde, teatro all’aperto, laboratorio di manualità e creatività, servizio di ascolto e counseling per bambini e famiglie, ludoteca, ecc.) per un bacino di utenza stimato in circa 1000 bambini.
Secondo le previsioni dei tecnici comunali, l’opera consentirà di accorpare 6 sedi di strutture educative e 16 sedi per servizi integrativi, nonché di tagliare i fitti passivi per strutture private attualmente in locazione.
L’intervento è stimato in 4 milioni e 150 mila euro, a fronte dei circa 9 milioni e 680 mila euro riservate dal ministero alla Puglia per questa misura.
Ora il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, attraverso un concorso di idee, a procedura aperta, individuerà le migliori soluzioni progettuali e realizzative.
La costruzione degli immobili sarà, poi, curata dall’INAIL, che ne resterà proprietario e a cui lo Stato corrisponderà i relativi canoni di locazione. I Comuni, invece, si dovranno far carico unicamente dei costi per progettazione, arredi, allestimenti e attrezzature.
Sono estremamente soddisfatto di questo straordinario risultato conseguito per Altamura, frutto della collaborazione, a vari livelli, tra comunità e istituzioni.
È la dimostrazione ulteriore che con l’impegno e il lavoro di tutti, ciascuno nel proprio ruolo, i risultati non tardano ad arrivare. Anche quelli ritenuti impensabili e irraggiungibili, sconfiggendo rassegnazione, scetticismo, diffidenza e apatia, i veri ostacoli di qualunque progresso di una Comunità.
Ringrazio dunque, per il lavoro messo in campo, i tecnici comunali (in particolare, il dirigente Giovanni Buonamassa e le funzionarie Anna Giordano e Lia Picerno), i dirigenti scolastici che hanno supportato l’iniziativa, la commissaria prefettizia dott.ssa Rachele Grandolfo che, cogliendo la mia sollecitazione, ha avviato l’iter amministrativo, la giunta e i consiglieri comunali, di minoranza e maggioranza, che, in una fase difficile per Altamura, hanno aderito alla proposta.
Soprattutto ringrazio, per la partecipazione e il sostegno, i cittadini residenti di Trentacapilli, un quartiere che finalmente, dopo anni, potrà essere dotato di servizi di basilare importanza, quali quelli dedicati ai bambini, che saranno fruibili da tutta la comunità altamurana.
____
Una rassegna dei miei interventi sul tema:
UN POLO PER L’INFANZIA. DIAMOCI DA FARE. (25 ottobre 2017)
UN POLO PER L’INFANZIA A TRENTACAPILLI. FORZA, COLLETTIVA! (9 novembre 2017)
EVVIVA. UN POLO INNOVATIVO PER L’INFANZIA A TRENTACAPILLI… SI PUÒ FARE! (21 novembre 2017)