Non confondere le chiacchiere col lavoro

Non conosco la Sicilia. A Palermo, anni addietro, giusto qualche ora a margine di un convegno. Medito ogni anno un viaggio, che sistematicamente rinvio, perché – mi dico – bisogna prepararsi, bisogna avere il giusto tempo, per andare in Sicilia.
La Sicilia che conosco è quella resa attraverso le pagine e i versi di Danilo Dolci, uno dei miei Maestri ideali, uno nato in mezzo al Carso che scelse la Sicilia per la rivoluzione nonviolenta.
Rileggere Dolci mi aiuta a superare turbamenti, difficoltà, cedimenti e mi riporta ai fondamentali.
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“Non confondere le chiacchiere col lavoro,
non confondere maldicenza con dialettica,
non profanare incontri con parole
superflue.
Non confondere rapporto nonviolento con lasciar fare,
non confondere sicurezza in una istituzione
con sviluppo del fronte democratico,
non confondere amore con gelosia.

Rifiutati a sparare soluzioni:
senza dileguarti, apprendi
a riproporre agli altri le domande.
Rifiuta il disdegnoso volo:
cura fondare il fronte
più necessario
in cui ciascuno cresca.”
[D.D.]