AGRITURISMI, COMPLETATE FINALMENTE LE PROCEDURE PER LA GESTIONE DIRETTA DELL’ELENCO DEGLI OPERATORI DA PARTE DELLA REGIONE.

La nota integrale è disponibile da qui:
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Agriturismi, Colonna: “Completate finalmente le procedure per la gestione diretta dell’elenco degli operatori da parte della Regione”

Una nota del consigliere Enzo Colonna (Noi a sinistra per la Puglia)

Con la determinazione n. 191 del 19 ottobre 2017, pubblicata nel bollettino di ieri, il dirigente della sezione regionale “Competitività delle filiere agroalimentari” ha approvato le nuove Linee Guida per l’iscrizione nell’elenco regionale degli operatori agrituristici e il modello di richiesta di iscrizione in detto elenco.

Il provvedimento dirigenziale, che dà attuazione alla deliberazione della giunta regionale n. 704 del 16 maggio scorso, completa così la riorganizzazione della materia, che più volte avevo auspicato nei mesi scorsi.

Si sblocca finalmente l’iter autorizzativo per gli agriturismi in Puglia. Sarà, infatti, la Regione a gestire direttamente, attraverso il Dipartimento Agricoltura (in particolare, la Sezione “Coordinamento dei Servizi Territoriali”), le procedure di accertamento dei requisiti per l’iscrizione nell’Elenco regionale degli operatori agrituristici, istituito con la legge regionale n. 34/1985.

Tale competenza era stata attribuita, con la legge regionale n. 42/2013, ai Comuni. Successivamente la Regione, con deliberazione di giunta del 27 giugno 2014, n. 1399, avendo riscontrato le difficoltà di molti Comuni a concludere le istruttorie finalizzate all’iscrizione nell’elenco, aveva attribuito alle Province le funzioni di “coordinamento delle attività di istruttoria e di vigilanza e controllo in capo alle Amministrazioni Comunali per il territorio di propria competenza” e il compito di istituire e tenere, in luogo della Regione, l’elenco degli operatori agrituristici.

Tuttavia, le Province non sono riuscite a svolgere adeguatamente e con tempestività queste funzioni, non disponendo di personale e risorse finanziarie sufficienti, soprattutto a seguito del loro depotenziamento determinatosi con l’entrata in vigore della c.d. “Riforma Del Rio” di riordino delle Province (legge n. 56/2014).

Tale situazione aveva determinato una sostanziale paralisi delle istruttorie in corso e, quindi, la quasi impossibilità per le nuove imprese agrituristiche di potersi iscrivere nell’elenco degli operatori, condizione necessaria sia per l’avvio dell’attività che per la candidatura a bandi e avvisi regionali.

Da più parti e anche da parte mia, era stata sollecitata un’iniziativa risolutiva da parte della Regione, al fine di non pregiudicare l’avvio delle attività di numerose imprese in un settore in forte espansione, come quello agrituristico, legato alle bellezze paesaggistiche del territorio e alla qualità delle produzioni locali, nonché capace di offrire concrete prospettive occupazionali.

Prendendo atto di tali criticità, la regione ha proceduto, prima con la deliberazione di giunta ed ora con il provvedimento dirigenziale, ad avocare alle strutture regionali l’espletamento delle procedure di accreditamento e la gestione dell’elenco degli operatori agrituristici, mettendo ordine, finalmente, in un settore che il susseguirsi di discipline nazionali e regionali aveva di fatto paralizzato. /com