POSSIBILE NUOVA REGOLAMENTAZIONE PER SUPERARE IRRAGIONEVOLI RESTRIZIONI ALLE ATTIVITÀ SPORTIVE E RICREATIVE NEL PARCO DELL’ALTA MURGIA.

Si sta ultimando un ulteriore aggiornamento del Regolamento del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che dovrà essere approvato, in via definitiva, dal Ministero dell’Ambiente. In questa fase, dunque, sarà possibile rimodulare la disciplina delle attività sportive e ricreative nel parco, che è parte integrante di detto regolamento.
È quanto emerso dall’audizione svolta in V Commissione consiliare regionale, da me richiesta, del Direttore dell’Ente Parco, Fabio Modesti, dell’Assessore alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio, oltre che di numerosi rappresentanti di associazioni agricole, sportive e di promozione ambientale.
Da alcuni mesi ho posto la questione delle eccessive restrizioni alle attività sportive e ricreative nell’area protetta (quali, ad esempio, quelle escursionistiche, le manifestazioni e i tornei sportivi) previste appunto dal Regolamento del Parco, approvato un anno e mezzo fa, e ulteriormente inasprite con un provvedimento dirigenziale dello stesso ente adottato lo scorso aprile.
Tale regolamentazione ha suscitato forti e giustificate perplessità tra cittadini e realtà di base (tra cui diverse associazioni sportive) impegnate nell’organizzazione di eventi legati al territorio. Prevede, infatti, che nelle zone ‘A’ del parco “sono vietate” tutte le “manifestazioni sportive e ludico-ricreative”, nonché tutte le “attività sportive, folcloristiche, propagandistiche, culturali, promozionali e simili”. È solo consentito praticare le attività di escursionismo, mountain bike e a cavallo “fino ad un numero di partecipanti di 25, se a piedi, 15, se in bicicletta, 10, se a cavallo, distanziati di almeno mezz’ora, previa comunicazione all’Ente e al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale, e fino ad un massimo di quattro gruppi al giorno per le attività in bici ed a cavallo”. Nelle altre zone, le manifestazioni sportive in mountain bike sono possibili solo con “un numero di partecipanti non superiore a 100 unità” in zona B e non superiore “alle 300 unità in zona C e D”; si sancisce inoltre l’obbligo di conseguire preventivamente l’autorizzazione dell’Ente Parco qualora le manifestazioni o gare abbiano un numero di partecipanti superiore a 25, se a piedi, a 15, se in bicicletta, a 10, se a cavallo.
Tali limitazioni alla fruizione del territorio del Parco (che si estende per circa 68.000 ettari) appaiono irragionevoli e paradossali, se solo si considera che circa un terzo della sua superficie è occupato da ben 6 strutture militari (5 poligoni e un deposito) e quindi interessato da esercitazioni a fuoco e dal passaggio di automezzi pesanti. Tali misure, inoltre, potrebbero dissuadere gruppi organizzati di turisti ed escursionisti dal frequentare il territorio del Parco, con effetti negativi sul turismo e sull’economia della zona.
Interessante e proficuo è stato il confronto in Commissione. Da parte dell’Ente Parco è giunta la disponibilità, in tempi brevi e con un percorso condiviso con le realtà del territorio, a rivedere tale disciplina (stante l’aggiornamento in corso del Regolamento del Parco) e, quindi, a pervenire ad una regolamentazione delle attività sportive ed escursionistiche che meglio riesca contemperare le esigenze di tutela e di fruizione dell’area protetta. Da parte sua, l’Assessore Pisicchio si è impegnato a condividere gli esiti di questo lavoro prima del parere che la Regione dovrà esprimere sulle modifiche apportate al Regolamento. Una traccia di lavoro potrebbe essere quella di garantire un approccio più concreto, di sostanza, alle esigenze di tutela dell’ecosistema e della fauna, limitandosi ad individuare la sentieristica praticabile e i periodi dell’anno in cui è possibile tenere manifestazioni e gare sportive, eliminando, invece, i limiti riferiti al numero dei partecipanti. In tale direzione, peraltro, depongono le esperienze e le discipline di numerosi altri parchi nazionali italiani.
Ringrazio i rappresentanti istituzionali e delle associazioni che sono intervenuti per il contributo fornito. Ringrazio altresì, per l’attenzione dedicata al tema, il Presidente Mauro Vizzino e i componenti della V Commissione.