RESTRIZIONI ALLE ATTIVITÀ SPORTIVE E RICREATIVE NEL PARCO DELL’ALTA MURGIA. DOMANI, LUNEDÌ 23 OTTOBRE, LE AUDIZIONI IN V COMMISSIONE.

La disciplina delle attività sportive e ricreative nell’area del Parco Nazionale dell’Alta Murgia sarà il tema delle audizioni convocate per il prossimo lunedì 23 ottobre, ore 13.30, in V commissione consiliare, presieduta dal collega Mauro Vizzino.
Alcuni mesi fa, attraverso una interrogazione e appunto una richiesta di audizioni, avevo posto la questione delle eccessive restrizioni alle attività sportive e ricreative nell’area protetta (quali, ad esempio, quelle escursionistiche, le manifestazioni e i tornei sportivi) previste da un regolamento dell’Ente Parco (in attesa di approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente) e, ulteriormente e irragionevolmente, inasprite con un provvedimento dirigenziale dello stesso ente adottato lo scorso aprile, che hanno suscitato forti e giustificate perplessità tra cittadini e realtà di base (tra cui diverse associazioni sportive) impegnate nell’organizzazione di eventi legati al territorio.
La regolamentazione introdotta dal dirigente – ricordo – dispone che nelle zone ‘A’ del parco “sono vietate” tutte le “manifestazioni sportive e ludico-ricreative” e tutte le “attività sportive, folcloristiche, propagandistiche, culturali, promozionali e simili”. È solo consentito praticare le attività sportive di escursionismo, mountain bike ed a cavallo “fino ad un numero di partecipanti di 25, se a piedi, 15, se in bicicletta, 10, se a cavallo, distanziati di almeno mezz’ora, previa comunicazione all’Ente e al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale, e fino ad un massimo di quattro gruppi al giorno per le attività in bici ed a cavallo”.
Nelle altre zone, in riferimento alle manifestazioni sportive in mountain bike, si prevede che siano possibili solo quelle con “un numero di partecipanti non superiore a 100 unità” in zona B e non superiore “alle 300 unità in zona C e D”. Sancisce l’obbligo di conseguire preventivamente l’autorizzazione dell’Ente Parco qualora le manifestazioni o gare abbiano un numero di partecipanti superiore a 25, se a piedi, a 15, se in bicicletta, a 10, se a cavallo.
Paradossali potrebbero essere le conseguenze: mentre, infatti, un terzo della superficie del parco è occupata da ben 6 strutture militari (5 poligoni e un deposito) che, oltre a determinare fenomeni di degrado del territorio dovuti alle esercitazioni a fuoco e al passaggio di automezzi pesanti, ostacolano in diversi periodi dell’anno una piena fruizione di significative porzioni del territorio murgiano, una scolaresca di più di 25 alunni, ad esempio, non potrebbe svolgere attività escursionistica in zona ‘A’. Tali misure, inoltre, potrebbero dissuadere gruppi organizzati di turisti ed escursionisti dal frequentare il territorio del Parco, con effetti negativi sul turismo e sull’economia del territorio del Parco.
Proprio a causa di queste restrizioni l’Ente Parco ha negato il consenso allo svolgimento di importanti manifestazioni, come la “Marathon Foresta Mercadante”, una delle principali gare di mountain bike a livello nazionale e rientrante nel circuito del “Trofeo dei Parchi Naturali”, che sarebbe giunta quest’anno alla IX edizione (era programmata per il 7 maggio 2017) se, appunto, non fosse stata annullata.
Ritengo invece che manifestazioni di questo genere, organizzate con le opportune cautele e prescrizioni dirette a non alterare l’ecosistema, possano essere ampiamente compatibili con la tutela dell’area protetta e attirare sul territorio, come già avviene per altri parchi, migliaia di turisti, sportivi e appassionati, contribuendo a diffondere la conoscenza del area protetta, con conseguenti benefici anche per la rete di aziende agricole, delle strutture ricettive e di ristorazione dell’area Parco e del territorio circostante.
L’audizione, nella quale saranno ascoltati rappresentanti dell’Ente Parco, del mondo agricolo, di realtà legate al turismo e alla ricettività e di associazioni sportive e di promozione ambientale, sarà l’occasione per un utile confronto sul tema tra i soggetti interessati. Auspico che, grazie a questo confronto, si possa pervenire ad una rimodulazione concordata della regolamentazione delle attività sportive e ludico-ricreative nell’area del Parco in un senso più coerente con la sua natura e realtà e più aperto ad assicurare una piena fruizione dell’area protetta.