Fiducia

Continuo ad avere fiducia che i più, a tutti i livelli, nella società e nelle istituzioni, conservino ancora il senso delle parole e delle istituzioni, la loro importanza, in sintesi il senso e l’importanza dello stare insieme, del patto (implicito) dello stare insieme.
Torno molto brevemente sull’audizione di mercoledì mattina, in consiglio regionale, sulla vicenda “Uomo di Altamura”. Una materia quasi esclusivamente di competenza statale.
Agli scettici di professione, forse servono un paio di appunti in più.
Sono molto soddisfatto, lo ripeto, degli esiti dell’audizione, in una sede istituzionale, ufficiale, non al bar o su facebook dunque. Per tre ragioni:
1) per la prima volta si sono ritrovati, ad esprimere il proprio punto di vista e a confrontarsi, attorno un tavolo, come si dice con formula spesso retorica, tutti i soggetti coinvolti (rappresentanti dell’amministrazione statale competente in materia, comune, parco, regione, rappresentanza civica dei territori).
2) Il fronte largo della rappresentanza istituzionale e civica del territorio (Regione, Comune, Parco, Coordinamento di associazioni) ha espresso in maniera univoca e chiara la propria contrarietà all’ipotesi di estrazione del fossile. Dinanzi ad un intervento irreversibile e di cui, a dire il vero, non si è capito la necessità alla luce della tecnologia a disposizione e di quella che verrà e che consente di operare in grotta. Certo, l’estrazione consente di rimuovere le concrezioni, come dice e scrive il Prof. Manzi, ma questo forse risponde più ad esigenze divulgative, di promozione e valorizzazione, non certo ad esigenze di tutela. E se parliamo di valorizzazione allora i territori hanno voce in capitolo trattandosi di materia di competenza regionale. La contrarietà all’estrazione è stata accompagnata da un forte sostegno alla scienza affinché svolga le sue ricerche, sviluppi e diffonda conoscenza.
3) I rappresentanti dell’amministrazione statale in Puglia (dott.ssa Vantaggiato e dott. La Rocca) hanno escluso con chiarezza che sia attuale, tanto meno che sia stata progettata o assentita, l’estrazione del fossile. Spero che le riprese video dei lavori dell’audizione effettuate da Salvatore Cagnazzi siano diffuse per rendersi conto del tenore delle affermazioni. Le parole contano, ancor più se spese da rappresentanti delle istituzioni in una sede ufficiale e istituzionale. Ripeto, non al bar o su facebook.
Ovvia e inevitabile, la mia cautela quando ho scritto, nelle scorse ore, “al momento è esclusa l’ipotesi estrazione”.
Significa due cose:
– deve continuare e farsi sempre più protagonista, con attenzione e consapevolezza, la presenza civica espressa attraverso il Coordinamento di diverse realtà territoriali (bene allora l’appuntamento per il 1° Novembre);
– l’estrazione è esclusa per ora, con questo progetto triennale di ricerca appena avviato. Nessuno, non certo io almeno, può assicurare che, tra qualche anno, al termine della ricerca, il tema possa tornare di attualità. Ma, a quel punto, ci saranno onorevoli, altri sindaci e altri consiglieri regionali del territorio che dovranno fare la propria parte.