Con la determinazione dirigenziale n. 5548 del 4 ottobre, la Città Metropolitana di Bari ha aggiudicato in via definitiva la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori del collegamento della strada provinciale “Tarantina” alla strada statale 96, con realizzazione su questa di una rotatoria, nei pressi dell’Ospedale della Murgia.
Il costo complessivo è di circa due milioni e mezzo di euro.
Si tratta di un collegamento stradale strategico per tutta l’area murgiana.
La sua realizzazione è soprattutto funzionale ad una più efficiente e sicura accessibilità all’Ospedale della Murgia “Perinei”, grazie alla rotatoria sulla statale 96. L’accesso all’Ospedale, infatti, sarà su questa strada e non più dall’attuale semaforo: in altri termini, percorrendo la statale 96 si raggiungerà la nuova rotatoria e da qui, venendo da Altamura si svolgerà a sinistra verso la nuova bretella stradale e dopo un paio di centinaia di metri, su questa, a destra ci sarà l’accesso principale all’Ospedale.
La gestione delle emergenze sarà più tempestiva e efficace, in quanto il nuovo collegamento stradale consentirà anche di dirottare i mezzi sulla Tarantina anziché sulla statale 96 (al momento unica via di accesso all’ospedale murgiano), che presenta, come è noto, problemi di congestionamento e sicurezza nel tratto di attraversamento della Città di Altamura (zona Trentacapilli e Lama di Cervo, zona artigianale), dove sono presenti svincoli, accessi di diversa natura e incroci semaforizzati (ben tre in poche centinaia di metri).
Dalla Tarantina è possibile infatti raggiungere in tempi più rapidi le statali 99 e 96.
È, assieme ad altre, una questione (non di competenza regionale, anche se l’opera è stata finanziata al 70% con fondi regionali) che ho seguito sin dal mio insediamento, riprendendo il prezioso lavoro svolto dai consiglieri regionali altamurani che mi hanno preceduto. In questo anno ho trovato sempre la disponibilità, la determinazione e l’impegno del Sindaco Decaro e dei vertici della Città Metropolitana di Bari.
Un altro tassello va al suo posto. Sperando che non ci siano intoppi o imprevisti (sempre in agguato quando si tratta di un’opera pubblica), entro un anno e mezzo due potremmo vedere l’avvio dei lavori.
Andiamo avanti.
Le cose non accadono a caso o perché ci sono magie o supereroi. Serve solo il lavoro quotidiano di tante persone, ciascuno nel suo ruolo. Un lavoro lungo e paziente. E il nostro lavoro deve seguire e aggiungersi a quello degli altri, prendendo umilmente il testimone e sforzandosi di esserne degni.
Ci possiamo salvare solo così, con l’opera quotidiana.
Enzo Colonna
